Per il numero di spostamenti quotidiani complessivi e per il livello di mobilità presente sul territorio, la città di Modena ha le potenzialità per la realizzazione di un sistema di metropolitana leggera, in rete col resto del sistema di trasporti. Lo sottolinea il progetto consegnato all’amministrazione comunale dalla società bolognese Sgs, incaricata dal comunale di sviluppare uno studio di prefattibilità sulla metropolitana, dopo che il ministro alle infrastrutture Pietro Lunardi ha dichiarato la disponibilità del governo a stanziare 600 miliardi per un progetto pilota.

Una linea lunga 5 chilometri, totalmente interrata, con materiale rotabile di tipo tranviario di moderna concezione, avrebbe un costo nell’ordine dei 440 miliardi che diventerebbero 550 considerando parcheggi e interventi sull’area della stazione Fs. A Modena, sono ben 700.000 gli spostamenti quotidiani totali, 500.000 entro l’area comunale, 200.000 tra Modena e comuni limitrofi: di questi spostamenti, circa il 75-78% avviene in auto. Secondo lo studio, il metro dovrebbe avere caratteristiche di alta frequenza, cioè una corsa ogni 2-3 minuti, una velocità non inferiore ai 25-30 chilometri ora e quindi una accessibilità al centro, partendo dai terminali della periferia, entro i 10 minuti. ”Con lo studio di prefattibilità affidato alla Sgs l’amministrazione comunale conclude una prima importante fase di analisi sul tema della realizzazione di una metropolitana leggera a Modena – dice il sindaco Giuliano Barbolini – Dunque ora la discussione e l’approfondimento possono partire da una base consistente e ricca di riferimenti concreti. Su di essi ora intendiamo sviluppare un ampio confronto con la città: auspichiamo, come ho già formalmente chiesto al ministro Lunardi, che sia possibile avviare anche un tavolo di confronto di merito col ministero”