Allo scopo di monitorare la diffusione dell’abuso di cocaina nella realtà modenese, la Scuola di Tossicologia medica dell’Università modenese, ha ripetuto nel corso del 2000, in collaborazione con il Sert, uno studio già effettuato con le stesse modalità otto anni prima, nel 1992. L’indagine è stata compiuta su un campione di 145 tossicodipendenti: nuovi utenti del Sert e ricoverati al Policlinico, composto per per il 19% da femmine e per il restate 81% da maschi, tutti di età compresa tra i 16 ed i 46 anni.

Secondo l’indagine, l’abuso di cocaina è notevolmente aumentato. Nel 2000, infatti, hanno dichiarato di aver usato cocaina almeno una volta nella vita l’87% dei soggetti; almeno una volta nell’ultimo anno il 63% e almeno una volta nel mese precedente il 39%. A rendere più drammatico il dato di incremento del consumo di cocaina, confermando l’allarme sociale per il suo abuso, contribuisce il fatto che bel il 53% del campione ha ferito di averla assunta quaranta o più volte nella sua vita, contro il 35% del 1992. L’aumento relativo è del 50%.
La ricerca, poi, della cocaina nelle urine, che denota un uso recente della droga (entro tre giorni), è risultata positiva nel 23% del campione, arrivando fino al 30% tra i tossicodipendenti in ospedale. Pertanto, è più che triplicata rispetto al 1992, allorché i campioni positivi erano il 7,5%.