La decisione è stata presa di recente del Consiglio dei ministri e chiude in questo modo il contenzioso, aperto da alcuni anni, con una decina di Province italiane. Lo ha reso noto Graziano Pattuzzi, presidente della Provincia di Modena, concludendo il dibattito in Consiglio sul bilancio consuntivo 2003.


La vicenda risale al 1999 quando il Governo decise di aumentare l’addizionale provinciale sull’energia elettrica delle imprese per compensare la riduzione dei contributi statali. Alcune realtà, le più ricche, incassarono una somma superiore alla riduzione e ora il Governo chiede che questa differenza venga restituita; a queste risorse il provvedimento aggiunge anche le minori spese dovute al passaggio allo Stato del personale non docente delle scuole, per un totale appunto di circa 25 milioni di euro.

“Avevamo impegnato queste risorse per l’acquisto della nuova sede – ha affermato Pattuzzi – ma ora questi fondi vanno a Roma per effetto dell’ennesimo provvedimento centralista di questo Governo che è federalista solo a parole. Si tratta, infatti, di risorse in buona parte provenienti direttamente dalle tasse dei cittadini modenesi che avrebbero dovuto rimanere a Modena per finanziare progetti utili per la nostra realtà”

Pattuzzi ha spiegato che l’imprevisto non cambia i piani dell’ente sull’acquisto del S.Agostino: “grazie soprattutto alla politica oculata portata avanti in questi anni che ha tenuto conto anche di questa eventualità negative. La maggior parte della Province interessate dal provvedimento, quasi tutte in Emilia e Toscana, hanno speso queste somme”.