E’ stata una stagione da record per le stazioni sciistiche modenesi. Soprattutto nel periodo da gennaio a marzo le piste del Cimone sono state prese d’assalto da migliaia di turisti, con un aumento, rispetto alla stagione precedente, di oltre il 15 per cento degli incassi del Consorzio del Cimone per un totale di quasi cinque milioni di euro.

Gli appassionati hanno preferito le piste alte del Cimoncino (Marmotte e delle Aquile) rinnovate quest’anno; si sono riconfermate le piste al Passo del Lupo, bene anche le Polle, grazie soprattutto alla nuova quadriposto che ha evitato il formarsi di lunghe file.

Successo di presenze anche per il babypark del lago della Ninfa, un’area dove i bambini più piccoli hanno potuto giocare sulla neve in tutta sicurezza.

Soddisfatti dell’andamento della stagione anche i responsabili delle piste alle Piane di Mocogno che hanno registrato un aumento del 30 per cento delle presenze, soprattutto nei fine settimana da gennaio a marzo.

Meno bene, invece, il fondo. A Piandelagotti (Frassinoro) si è registrato un calo del venti per cento, a causa della mancanza di neve fino a gennaio e dei problemi alla viabilità causati da sue imponenti frane che hanno bloccato per mesi le due principali arterie di collegamento tra Modena e l’Appennino occidentale.

Nei giorni scorsi, infatti, la Regione Emilia Romagna, ha stabilito la ripartizione dei fondi nazionali sugli impianti a fune, assegnando alle stazioni modenesi oltre sei milioni di euro, quasi la metà delle risorse disponibili, che permetteranno di realizzare oltre interventi per oltre 17 milioni di euro.