E’ andata oltre le più rosee aspettative la partecipazione della Banda ‘La Beneficenza’ al Columbus Day, la giornata dell’orgoglio italiano in America, nel segno di Cristoforo Colombo.

Una giornata davvero eccezionale, il sole splendente e la luminosità hanno reso ancora più spettacolare la sfilata nella famosa 5.a Avenue, tra grattacieli e alcuni dei più noti negozi ed edifici di New York; spettacolare per la coreografia, le musiche e la quantità di pubblico che gremiva i due lati della strada, per almeno 3 chilometri.


“E’ stata un’esperienza davvero memorabile – afferma l’assessore alla Cultura Francesco Genitoni che ha accompagnato la banda a New York – sfilare nella 5.a Avenue, la strada dei ‘trionfi’ e degli ‘eroi’ americani, assieme alle bande della Marina Militare Italiana, a bande dei bersaglieri, a famosi gruppi folckloristici italiani, assieme a numerose bande e complessi americani, con il contorno di macchine d’epoca, motociclette e mezzi della polizia e dei pompieri di NY”.
La Banda ‘La Beneficenza’, diretta dal Maestro Marco Stefani si è fatta notare: per la bravura, per il repertorio eseguito; particolare simpatia ha suscitato la presenza nelle sue file di giovani e giovanissimi suonatori. Il pubblico applaudiva, salutava, gridava ‘Viva l’Italia’, sventolava bandiere italiane e americane, si commuovevano i vecchi immigrati, appena finito un pezzo sollecitavano a gran voce la ripresa della musica.

Positiva anche l’esperienza della mattinata di domenica 15 nel New Jersey, nonostante una fastidiosa pioggia. Assieme a bande e gruppi italiani e americani la Banda ha sfilato da Lodi a Garfield, anche qui accompagnata dall’apprezzamento del pubblico, in buona parte italo-americano, in strada davanti alle tipiche case americane viste in tanti film.

La Banda, che ha potuto sostenere i costi della trasferta anche grazie al contributo di Assopiastrelle, è stata ‘testimonial’ di Sassuolo capitale mondiale delle piastrelle: nella pettorina indossata dai musicisti sopra la divisa, accanto al nome della Banda campeggiavano infatti il marchio e la scritta ‘Ceramic tiles of Italy’.