Due degli animalisti ‘estremi’ che da molti mesi prendono di mira l’allevamento Morini di San Polo d’Enza, nel reggiano, sono accusati di furto aggravato, violenza privata, danneggiamento con incendio.

Le risultanze investigative dei carabinieri di Reggio Emilia hanno indotto la magistratura ad applicare nei confronti dei due indagati – un ventenne reggiano e un ventisettenne fiorentino – la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di San Polo d’Enza per il pericolo di reiterazione del reato.

I due animalisti sono accusati del furto aggravato di 129 cani di razza beagle commesso nella notte fra il 21 e il 22 novembre 2002 sottratti dall’allevamento Morini, nel quale sono accusati di essere penetrati tagliando la rete di recinzione. Devono pure rispondere di aver incendiato la notte dell’11 agosto 2003 l’auto di Giovanna Soprani, titolare dell’allevamento, e di violenza privata per aver costretto con minacce un’azienda reggiana a cessare il rapporto di collaborazione informatica con la ditta Morini.

Minuziose perquisizioni nelle abitazioni dei due giovani hanno portato al sequestro di materiale informatico, fotografico e video contenente anche immagini registrate nel corso di un’incursione notturna nello stabilimento di San Polo da parte di un commando formato da una decina di persone incappucciate.

Le indagini dei carabinieri proseguono e sono volte all’identificazione di altri componenti del gruppo che ha preso di mira l’allevamento della pedecollina reggiana.