L’Ausl di Modena ha deciso di
sospendere per sei mesi la convenzione ad un pediatra indagato
dai carabinieri per una presunta truffa ai danni del servizio
sanitario nazionale. Per gli investigatori il medico, in difesa
del quale si sono levate molte famiglie dei suoi piccoli
pazienti, avrebbe utilizzato il ricettario per prescrivere
farmaci utilizzando codici e nominativi di ex pazienti o di
adulti.

“La direzione generale dell’ Ausl di Modena ha preso la
decisione dopo aver ascoltato il parere del comitato paritetico
per i rapporti con i medici pediatri di libera scelta – si legge
in una nota dell’ azienda – Il comitato, di cui fanno parte
rappresentanti sindacali e dell’ Ausl, si è riunito il 21
gennaio e, con voto unanime, ha proposto la sanzione di sei mesi
di sospensione della convenzione. Il direttore generale Roberto
Rubbiani ha ritenuto di aderire alla proposta del comitato,
tenuto conto della gravità dei fatti contestati al pediatra ma
anche del comportamento non ostruzionistico e del ravvedimento
espressi nel corso del procedimento disciplinare, della espressa
volontà di risarcire il danno nonché del diffuso apprezzamento
dell’ attività professionale del pediatra come testimoniano
numerose attestazioni di stima pervenute dalle famiglie. Questa
decisione consentirà comunque al medico il mantenimento del
rapporto convenzionale e la ripresa della sua attività medica
al termine del periodo di sospensione”.