Lunghi applausi hanno accompagnato l’ultimo viaggio di Nicolaj Ghiaurov, il celebre basso di origini bulgare, modenese d’adozione e marito di Mirella Freni, per il quale si sono celebrati i funerali nel pomeriggio di ieri a Modena.

Già dalla mattinata familiari, amici, allievi, dirigenti di teatri e appassionati di bel canto, da tutta Italia e non solo, hanno reso omaggio a Ghiaurov nella camera ardente allestita nel foyer del teatro Comunale di Modena. Dalla Bulgaria, terra natale del cantante, è arrivato il viceministro della Cultura, con il direttore dell’Opera di Sofia: presente anche l’ambasciatore di Bulgaria in Italia. Numerose alla cerimonia anche le rappresentanze del mondo artistico, dai cantanti Vincenzo La Scola e Giuseppe Sabbatini, al sovrintendente del teatro alla Scala Carlo Fontana, al direttore artistico del Comunale di Bologna Vincenzo De Vivo. Grande amico di Nicolaj Ghiaurov e Mirella Freni (a cui aveva anche consegnato la prestigiosa Legion d’onore), non ha voluto mancare anche Roland Dumas, già ministro della cultura francese. Omaggi floreali sono arrivati anche da altre personalità, come José Carreras.

I Comuni di Modena e di Vignola (dove Freni e Ghiaurov hanno tenuto masterclass di canto lirico) erano presenti con i sindaci e i gonfaloni. In ossequio alle radici di Ghiaurov, accanto al sacerdote cattolico, c’era anche un pope ortodosso bulgaro, giunto appositamente da Vienna per onorare la memoria del cantante: entrambi i celebranti hanno benedetto il feretro, sia al teatro Comunale, che poi nella cornice del Duomo dove si è svolto il rito funebre. Durante le letture, si sono alternate al microfono la figlia di Nicolaj Ghiaurov, Elena, affermata attrice di prosa, e la figlia di Mirella Freni, Micaela. “I pellegrini entravano a Gerusalemme cantando – ha ricordato don Paolo Boschini, parroco della Beata Vergine Addolorata, che ha celebrato la Messa funebre – il canto annuncia una coralità ancora più grande e una città dove il pianto è scomparso, dove non ci sono più affanni e lamenti, tutto è fatto nuovo da Dio”. La Messa è stata accompagnata da brani di tema sacro, di Fauré, Mozart e Cherubini, eseguiti dalla centenaria corale Rossini di Modena.

A conclusione del rito, il sindaco di Modena Giuliano Barbolini è intervenuto con un messaggio, a nome della cittadinanza modenese: “Per Nicolaj Ghiaurov il sipario non si é chiuso – ha detto – ci lascia in eredità la sua voce, un patrimonio di semplicità e simpatia, una spontaneità fatta di signorilità, un inconfondibile tratto cosmopolita unito a un grande amore per Modena. A Mirella e ai familiari assicuro l’impegno della città a tenere aperto il sipario”. Quindi il feretro è stato tumulato nell’ala monumentale e storica del cimitero di S. Cataldo.