In Italia risiedono 1.334.889 persone, quasi 1 milione di persone in più rispetto al censimento del 1991 (356.159). Lo attesta l’ultimo censimento dell’Istat, realizzato nel 2001: gli ultimi dati definitivi sono stati diffusi oggi dall’Istituto di statistica, e si tratta per l’appunto di un’analisi della presenza degli stranieri in Italia, limitata alle presenze regolari. Sono stati censiti 2,3 cittadini stranieri ogni 100 persone residenti contro lo 0,6 del 1991.

L’analisi della popolazione straniera per luogo di nascita evidenzia una forte prevalenza di nati all’estero (1.175.829 unità), mentre gli stranieri nati in Italia sono 159.060. In prevalenza, gli stranieri regolari risiedono nel Nord-Ovest, e in particolare nelle città di Milano, Torino e Brescia: in questa parte del Paese è concentrato il 35,1 per cento delle presenze. Nel Nord-Est risiede il 26,7 per cento. Le percentuali più alte in Veneto (42,9 per cento della ripartizione) e Emilia Romagna (37,9 per cento). Al Sud, le presenze più significative di stranieri sono a Napoli, Bari e Palermo.

Il 46,6% degli stranieri residenti nati all’estero sono in Italia per motivi di lavoro, il 36,5 per cento per motivi familiari, il 3,1 per cento per motivi di studio.

Le famiglie con almeno una persona di cittadinanza non italiana sono 672.000, pari al 3,1 per cento delle famiglie. Il dato mostra un aumento rispetto al precedente censimento, quando le famiglie con un componente straniero erano circa 235.000, pari all’1,2 per cento del totale.