”La concertazione
intesa come diritto di veto da parte di qualcuno, che finisce per portare alla paralisi istituzionale, e’ un tipo di concertazione di cui nessuna persona responsabile e nessuna forza politica puo’ essere nostalgica”. Lo ha sostenuto il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini che nel suo intervento all’assemblea per i 40 anni di Assopiastrelle ha piu’ volte invitato forze politiche e sociali al dialogo e al confronto ma ha anche insistito sulla necessita’ che si arrivi a decisioni per aiutare la crescita del paese.


”Non basta mettersi attorno a un tavolo – ha detto Casini – bisogna anche saper decidere nella sincera convinzione che dialogare e confrontarsi non e’ mai un segno di debolezza, quanto un indice di intelligenza e di responsabilita”’. Casini a conclusione del suo intervento su questo punto ha insistito sull’esigenza di una ”rinnovata unita’ tra le forze politiche e sociali del paese sulle questioni di fondo del suo sviluppo.
Sono certo che l’invito a non rassegnarci all’idea del declino espresso recentemente dal presidente di Confindustria – ha detto ancora – non rimarra’ senza esito; esso potra’ anzi tradursi in una concreta e duratura ripresa che tutti attendiamo”.


Pienamente d’accordo con la lettura che della concertazione ha fatto il vice presidente della Camera si e’ detta Emma Marcegaglia vicepresidente di Confindustria. ”Piu’ che parlare di concertazione e di accordi del ’93 – ha osservato Marcegaglia – dobbiamo guardare avanti. Bisogna risedersi ai tavoli insieme avendo poche priorita’ e la volonta’ di risolvere i problemi senza che nessuno parta con la volonta’ di creare veti o interdizioni perche’ cosi’ non funziona. Benissimo il dialogo – ha concluso Marcegaglia – pero’ sapendo che alla fine bisogna risolvere i problemi e non rimandarli”.