Il doping per migliorare le prestazioni sportive è accettato come fenomeno di nulla o poca gravità dal 17,3% dei ragazzi italiani compresi nella fascia di eta’ 12-14 anni. Quelli piu’ grandi (tra i 15 e i 19 anni) esprimono lo stesso giudizio nel 13,1% dei casi.

I giovanissimi non hanno ancora piena cognizione dei medicinali ad azione anabolizzante e stimolante destinati al doping e non riescono a coglierne la pericolosita’.
Il 56,7% dei giovanissimi giudica invece molto grave sottoporsi a doping. La percentuale sale al 61,3% se a dare un giudizio in materia sono i ragazzi piu’ grandi.
Questo e’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza realizzato da Eurispes e Telefono azzurro, che in uno dei capitoli che compongono lo studio hanno analizzato i comportamenti a rischio degli adolescenti.