Tra i giovani italiani si
registra un elevato consumo di alcolici (il 26,1% li consuma ”spesso” e ben il 45,3% ”occasionalmente”) e superalcolici (con un uso frequente per il 12,7% e occasionale per il 30,5%). Si riscontra anche una discreta tendenza a consumare hashish e marijuana (usa spesso queste sostanze il 6,5% degli intervistati, piu’ raramente l’11,3%).

Segue, con percentuali piu’ contenute, il consumo di cocaina, molto frequente per l’1,8% del campione e occasionale per il 2,8%. Il 2,2% degli adolescenti fa uso di lsd ”occasionalmente” e l’1,4% ”spesso”. Lo afferma l’ultimo Rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza realizzato da Eurispes e Telefono azzurro.



Quantificare il grado di penetrazione degli stupefacenti tra i giovani, si legge nel Rapporto, ”risulta sempre difficoltoso in quanto si tratta di un fenomeno che rientra nell’illegalita’, quindi di difficile rilevazione. I dati relativi all’assunzione di droga spesso sottostimano le reali dimensioni del fenomeno, a causa di una diffusa reticenza ad ammettere il consumo di sostanze stupefacenti.

Negli ultimi anni, a quelle tradizionali si e’ aggiunta una grande varieta’ di nuove droghe ed e’ sempre piu’ frequente il consumo legato al divertimento e al tempo libero: sembra consuetudine, ormai, tra i ragazzi, l’assunzione in discoteca di pasticche che consentono di arrivare senza fatica fino alla mattina del giorno dopo. I giovani sono attratti da esperienze a rischio, che permettono loro di mettersi alla prova davanti al gruppo di pari”.