Dopo l’elezione del nuovo sindaco le imprese che avevano partecipato alla prima fase di selezione che si era chiusa senza l’aggiudicazione sono state riconvocate.

Si lavora su un’area di 147mila metri quadrati che è un pezzo del futuro di Modena. Le tre cordate giudicate idonee nella prima fase erano il CCC di Bologna con iol consorzio medie imprese dell’APi, il consorzio cooperative costruzuioni, una cordata mista inglesi, sapgnoli-italiani e la Ines Italia di Milano.
La stima è per 300 milioni di lavori.