Allarme della Confagricoltura dell’ Emilia-Romagna sulla crisi della peschicoltura e sui prezzi. “In questi giorni, ha detto il presidente Mario Girolami, pesche e nettarine sono pagate ai produttori 0,30-0,50 centesimi ma vendute ai consumatori a 2-3 euro il chilo.”.

Gli agricoltori (“che non riescono neppure a coprire i costi di produzione”) sono penalizzati sia dall’ abbondanza della produzione di questa annata che da controlli inefficaci sui mercati e in particolare sulla importazione, soprattutto dalla Grecia. Confagricoltura dell’Emilia-Romagna in una nota ha espresso “apprezzamento per l’ attenzione posta dall’assessore regionale all’ Agricoltura Guido Tampieri al problema e per l’incontro organizzato con i maggiori rappresentanti della grande distribuzione organizzata per cercare di calmierare i prezzi al consumo e favorire il rilancio dei consumi e la valorizzazione di prodotti biologici, da produzione integrata, Dop e Igp come le nattarine di Romagna”. Ma, ha aggiunto Confagri, servono anche politiche regionali che intervengano sui costi che gravano sui produttori e vanno cercati accordi tra le parti per favorire una migliore promozione delle pesche e delle nettarine.