Nel dettaglio i dati principali contenuti nel ‘Rapporto sullo stato della sicurezza in Italia‘ che è stato presentato dal ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu.

Immigrazione clandestina
– Dal 1° luglio 2003 al 30 giugno scorso, il numero degli stranieri respinti alla frontiera si è ridotto del 19,1% (25.748, a fronte dei 31.838 dell’anno precedente), così come è sceso del 48,2% il numero dei clandestini sbarcati sulle nostre coste meridionali (9.985, a fronte dei 19.294 registrati nel corrispondente periodo del 2002-2003). In particolare, risultano ridimensionati i flussi di immigrazione clandestina in provenienza da Albania e Turchia, diretti rispettivamente in Puglia e Calabria. Il fenomeno degli sbarchi, infatti, interessa oggi principalmente le coste siciliane; tra luglio 2003 e giugno 2004 sono giunti in Sicilia 9.917 clandestini a fronte dei 17.830 del periodo 1 luglio 2002 – 30 giugno 2003.
Violenza negli stadi
– L’andamento dei fenomeni di violenza sportiva in occasione di incontri di calcio dell’ultimo campionato, confrontato con il torneo della precedente stagione, mostra un trend positivo, evidenziato dall’evidente flessione percentuale dei maggiori indicatori del fenomeno. In particolare: gli incontri durante i quali si sono registrate persone ferite sono diminuiti del 9% (da 267 a 243); gli incontri dove si è reso necessario l’uso dei lacrimogeni sono diminuiti del 27% (da 74 a 54); i feriti tra i tifosi sono diminuiti del 40,4% (da 473 a 282); i feriti tra le Forze di polizia sono diminuiti del 25% circa (da 1.240 a 931).
Terrorismo internazionale
– Nel periodo luglio 2003 – giugno 2004 sono state complessivamente arrestate 46 persone, per lo più accusate di appartenere a cellule terroristiche operanti in Italia per il supporto logistico ad elementi o a gruppi radicali provenienti dai Paesi d’origine, nonchè per il reclutamento di volontari da inviare verso le aree di conflitto interetnico, quali l’Iraq o la Cecenia. Sono poi stati espulsi, per grave turbamento dell’ordine pubblico e pericolo per la sicurezza dello Stato, 6 cittadini marocchini ed un algerino, gravitanti nell’area della pù rigorosa ortodossia islamica.
Criminalità organizzata
– L’azione di contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata, con particolare riguardo a quella di stampo mafioso, è stata condotta dal Governo con particolare intensità. Negli ultimi dodici mesi sono stati complessivamente assicurati alla giustizia 102 pericolosi latitanti (24 di mafia, 38 di camorra, 31 di ‘ndrangheta e 9 della criminalità organizzata pugliese). Ben 7 di questi figuravano nello speciale elenco dei trenta piu’ importanti ricercati dalle Forze di polizia (2 di Cosa Nostra siciliana, 2 di camorra e 3 della ‘ndrangheta). La forte pressione preventiva ed investigativa esercitata negli ultimi dodici mesi dalle Forze di polizia ha inoltre consentito di individuare 171 associazioni di stampo mafioso e di deferire per tali reati 3.177 persone.
Terrorismo interno
– Il 24 ottobre 2003 e nei giorni immediatamente successivi sono stati tratti in arresto, a Roma e in Toscana, dieci militanti delle Brigate Rosse per la costruzione del Partito Comunista Combattente e sono state individuate due basi romane dell’organizzazione. Molti di essi sono stati colpiti da provvedimenti restrittivi anche per gli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi, nonchè per altri reati propedeutici. Lo scorso 16 luglio, poi, con l’arresto di un altro accusato di appartenere alle BR-PCC (Roberto Badel), è stato segnato un ulteriore, importante passo in avanti nella lotta incessante al terrorismo interno. Altrettanto intensa è l’azione condotta contro il fenomeno dell’anarco-insurrezionalismo: di recente le Digos di Roma e Viterbo hanno arrestato 4 elementi (Sergio Maria Stefani, Marco Ferruzzi, David Santini e Simone Del Moro) facenti parte di una struttura organizzativa, operativa su un ampio fronte territoriale e con collegamenti transnazionali.
Incidenti stradali
– Sul fronte della sicurezza stradale, grazie alla ”patente a punti” sono stati conseguiti risultati decisamente positivi. Basti pensare alla significativa riduzione degli incidenti (-14,5%), delle persone decedute (-18,8%) e di quelle ferite (-17,9%).
Truffe
– Il commercio elettronico e le potenzialità offerte da internet forniscono una significativa opportunità per quei criminali che possono in tale ambiente perpetrare un’ampia gamma di truffe. Nell’ultimo triennio sono stati registrati 300.363 episodi a fronte dei 145.212 del triennio precedente (luglio 1998 – giugno 2001). L’incidenza percentuale delle truffe sul totale generale dei delitti è passata dal 2,1% del periodo luglio 1998 – giugno 2001 al 4,3% del triennio luglio 2001 – giugno 2004. La mirata azione di contrasto alla tipologia delittuosa in argomento, realizzata soprattutto dalla Polizia delle Comunicazioni, ha portato ad un sensibile aumento delle persone denunciate, passate da 87.179 a 109.857 (+26%) nei periodi considerati.
Furti e scippi
– Il numero dei furti in abitazione rilevato nel triennio luglio 2001 – giugno 2004 è in diminuzione sia rispetto al periodo luglio 1998 – giugno 2001 (-21,4%, 518.822 contro 660.430), sia rispetto al luglio 1995 – giugno 1998 (180.076 delitti in meno). Gli scippi registrati nell’ultimo triennio sono in diminuzione sia rispetto al periodo luglio 1998 – giugno 2001 (-10,2%), sia rispetto al luglio 1995 – giugno 1998 (-22,6%). In diminuzione anche il numero dei furti di autoveicoli denunciati nel triennio luglio 2001 – giugno 2004: -16,1% rispetto al precedente periodo luglio 1998 – giugno 2001 e -26,3% relativamente al triennio luglio 1995 – giugno 1998.