Sono ancora le piccole e medie imprese che operano nel terziario le più penalizzate dalla stagnazione economica. Secondo i dati rilevati dal Centro studi di Unioncamere, nel III trimestre 2004, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, le vendite delle imprese commerciali con 1-9 dipendenti sono calate del 2,8%.

La rilevazione periodica, effettuata dal Centro studi di Unioncamere, mostra, infatti, che nel III trimestre 2004 rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, la stagnazione economica ha inciso più fortemente sulle imprese minori,
mentre le medio-grandi hanno registrato un incremento delle attività. Ciononostante, un clima di cauto ottimismo anima le aziende del terziario, in particolare quelle commerciali del Nord-Est e quelle dei servizi del Nord-Ovest.

Il commercio al dettaglio
Tra luglio e settembre 2004 rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, le vendite delle imprese commerciali sono calate dell’1,3%, per effetto di un andamento negativo delle imprese minori (-2,8% per la piccola distribuzione e –1,9% per la media), solo parzialmente compensato dalla crescita – peraltro più contenuta che in passato – della grande distribuzione (+0,8%). A soffrire di più sono le imprese del Mezzogiorno (-2,1%) e del Centro (-1,6%), mentre Nord-Ovest (-0,9%) e Nord-Est (-0,3%) mostrano andamenti meno penalizzanti. A livello settoriale, al positivo andamento degli ipermercati, supermercati e grandi magazzini (+1,2%) fanno da contraltare le difficoltà registrate soprattutto dal commercio al dettaglio alimentare (-2,5%). All’interno del comparto non alimentare (-1,5%), il settore
abbigliamento ed accessori manifesta la flessione maggiore (-3,3%).

Gli altri settori dei servizi
La flessione tendenziale dei servizi (-1,1% il dato medio) trova spiegazione nell’andamento negativo
delle imprese minori: -2,2%, infatti, è il dato registrato dalle imprese con 1-9 dipendenti e -1,0% quello delle aziende con 10-49 dipendenti. In positivo, al contrario, appaiono le performance delle medie imprese con oltre 50 dipendenti (+0,7%). A livello territoriale, rispetto al III trimestre dello scorso anno, le flessioni più sensibili appaiono quelle del Centro (-1,9%), mentre le altre ripartizioni registrano decrementi del volume d’affari inferiori alla media. A livello settoriale, spicca il calo degli Alberghi, ristoranti e servizi turistici (-2,7%) e dell’Informatica e Telecomunicazioni (-1,3%), mentre gli altri settori,
per quanto in flessione, hanno andamenti superiori alla media nazionale.

Le previsioni per il IV trimestre 2004
Positive le previsioni per il trimestre di fine anno da parte delle imprese del commercio e dei servizi. Per
il commercio, infatti, ammonta a 32 il saldo tra attese di incremento e previsioni di riduzione delle
vendite; per i servizi, invece, il saldo è pari a 21. A credere di più in un incremento del giro d’affari sono, per entrambi i settori, le imprese del Nord, mentre Centro e Sud mostrano aspettative un po’ meno positive.