Casa mia quanto mi costi. Tra affitto o mutuo che sia, riscaldamento, condominio, luce, gas e bollette varie, le spese per la casa si sono trasformate negli ultimi anni in un vero e proprio salasso, arrivando anche ad oltre 1.200 euro mensili.

A fare i conti è l’Intesaconsumatori, secondo cui le spese per una casa in affitto sono aumentate negli ultimi tre anni di oltre il 40%.
Se la passa meglio invece chi possiede una casa di proprietà o ha acceso un mutuo per comprarla. In questo caso, con un mutuo a tasso fisso e con un’Ici invariata, l’aumento complessivo dal 2001 ad oggi è infatti molto più contenuto, pari cioè a circa il 6%.

A pesare in maniera crescente sulle tasche degli italiani, rilevano le associazioni, è proprio l’affitto: per un appartamento di circa 90 metri quadri in una zona non centrale di una città di medie dimensioni il costo medio si aggirava nel 2001 sui 610 euro, nel 2004 si è però arrivati a 940 euro, con un aggravio di oltre il 54%. Ma l’aumento non è da meno neanche per i costi di condominio, passati da 43 a 60 euro al mese (+39,5%), e per quelli del riscaldamento, passati da 72 a 90 euro mensili (+25%). Incrementi meno significativi ma comunque non indifferenti hanno riguardato anche i servizi: le bollette della luce, calcolano i consumatori, sono aumentate del 7,1%, quelle del gas del 5,6%, dell’acqua del 12,5%. Vera impennata per la nettezza urbana, passata da 15 a 19 euro mensili, con un incremento quindi in tre anni del 26,6%. L’unica eccezione è rappresentata dalle bollette del telefono: per i servizi telefonici, ormai tradizionalmente in controtendenza rispetto all’inflazione, i costi sono infatti diminuiti del 7,4%, passando da una spesa mensile di 27 euro a 25 euro.

”Quello della casa sta diventando un problema drammatico – afferma il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti – soprattutto per i ragazzi che vogliono andare a vivere da soli affittandosi un appartamento o per le giovani coppie che vogliono mettere su famiglia”.

(Fonte: Ansa)