Anche la Provincia deve sostenere la finanza etica e solidale, cioè quegli istituti di credito più attenti nel concedere condizioni vantaggiose a piccole e medie imprese, ai soggetti no profit, ai paesi più poveri, oppure che sono promotori di iniziative di Banca Etica.


Lo chiede un ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale, con il voto favorevole della maggioranza (Ds, Margherita, Verdi e Rc) e il voto contrario del centrodestra (FI; An, Udc e Lega nord).

Il documento, proposto di Walter Telleri (Verdi), impegna inoltre la Provincia, in occasione di gare a carattere finanziario, come il servizio di tesoreria o l’assunzione di mutui “a ritenere ammissibili le domande degli istituti di credito che non siano inseriti nella relazione annuale della Presidenza del Consiglio in base ai principi della legge 185 del 1990 relativa al coinvolgimento nei finanziamenti all’export legale di armi”.

Durante il dibattito Luca Caselli (An) – che al momento del voto è uscito dall’aula – ha parlato di documento “privo di senso che mette insieme temi completamente diversi tra loro”.