Poco più di 45 milioni di euro, sarà l’ultima spesa degli emiliano romagnoli , ma a dire il vero la farà la Befana con un intenzione di spesa di massimo 50 euro (notoriamente la befana è più povera). In questo modo qualcosa di più della tredicesima e dello stipendio se ne sarà andato. Saranno oltre 73 mila le calze appese ai caminetti.


Anche se i nostri bambini vogliono più bene a Babbo Natale (lo dice il sondaggio dell’osservatorio del Telefono Blu che ha intervistato 815 famiglie ed ha incrociato i dati. Nel Nord Babbo Natale prevale al 78% (Bologna 75%, Emilia (76%), Romagna 70%), la Befana riesce nel centro ad arrivare al 45% grazie soprattutto a Roma e solo nel Sud la Befana seppur di poco prevale (55%).

Il dato nazionale è per il vecchio con la barba bianca (quasi al 60%) , non vi è dubbio che accettare anche la Befana (cioè altri regali) non dispiace proprio a nessuno e sta qui la rivincita della vecchina.

Una volta questa tradizione era legata agli enti statali che proprio in questo giorno regalavano ai dipendenti delle splendide “befane”. Oggi la spesa maggiore ricade sulle tante leccornie: caramelle, cioccolatini, cewin-gum, torroncini e anche un bel pò di carbone (meglio se zuccherato). Per coloro invece che troveranno dei giochi, le tendenze saranno per i più piccoli fino ai nove anni: giochi per playstation, game boy, bambole, robot e anche peluce.
Fino ai 14 anni invece il regalo più atteso sarà quello elettronico, cioè i tanti giocattoli che contengono alle sorpassate molle dei chip. Dunque: home computer con videogiochi ed anche Cd rom da inserire nel computer del fratello o del papà. Dopo e fino ai 18 anni i regali invece saranno divisi fra informatica,”hi-fi”, abbigliamento soprattutto di griffe sportive, anche scarpe; una bella settimana bianca o una promessa di un bel viaggio in primavera.