Oggi molti lavoratori italiani, statali compresi, riceveranno il primo stipendio dell’anno. E questo mese l’appuntamento con la busta paga coincide con una importante novità: entrano in scena le tre aliquote e i maggiori sconti fiscali per la famiglia decisi dal governo nella Finanziaria. In pratica, i lavoratori potranno verificare qual è l’impatto reale della riforma e, al di là delle simulazioni, vedere di quanto è diventata più pesante la busta paga.


Intanto, nell’attesa che ogni italiano faccia i suoi conti, qualche calcolo l’hanno fatto anche gli uomini del ministero dell’Economia che hanno preso in considerazione tre fasce di reddito 30 – 40 e 70 mila euro lordi annui e tre tipologie familiari, lavoratore con coniuge a carico, con coniuge e due figli a carico, senza carichi di famiglia.

Complessivamente il risparmio rispetto al gennaio 2004 va dai 23 euro ai 48 euro mensili. Ad avere lo sconto minore (23 euro) è chi guadadagna 70mila euro ed ha il coniuge a carico. Quello maggiore (48 euro) lo ha invece il dipendente con 40mila euro, coniuge e due figli a carico.
Risparmi dovuti, in primo luogo, all’applicazione delle tre aliquote. Un passo lungo verso il completamento di quella riforma fiscale che a regime dovrebbe portare l’Ire (l’imposta sul reddito che sostituisce la vecchia Irpef) a due sole aliquote: 23 e 33%. Si amplia la fascia della “no tax area”, la soglia che resta esente dalle tasse. Tutto questo grazie alla trasformazione delle vecchie detrazioni per i figli a carico in deduzioni.

Ma ecco come cambia il fisco per le famiglie e come peserà sulle tasche dei cittadini, a seconda dei vari scaglioni di reddito.

La nuova Ire (Irpef)
Arrivano le tre aliquote. Si applicherà un prelievo del 23% fino a 26.000 euro, del 33% tra i 26.000 e i 33.500 euro, del 39% oltre. Ma ci sarà anche un contributo di solidarietà del 4% oltre i 100.000 euro: si tratta in pratica di una quarta aliquota del 43%. I risparmi? Saranno attorno ai 570 euro per chi guadagna 25.000 euro, per salire sui 870 euro per i redditi attorno ai 35.000 euro.

Figli e nonni Cambia lo sconto
Addio detrazioni per i figli a carico. Al loro posto arrivano deduzioni che abbatteranno il reddito che poi viene tassato. Saranno pari a 3.200 euro per il coniuge a carico e di 2.900 per ciascun figlio a carico. Saliranno a 3.450 euro per i figli con meno di 3 anni e a 3.700 euro per figli con handicap. Il loro valore calerà con l’aumentare del reddito fino ad azzerarsi a 78.000 euro. Di fatto per una famiglia con 2 figli o con un figlio e un nonno a carico ci sarà un’esenzione dall’ Irpef fino a 14.000 euro.

Lo sconto per badante
Arriva una deduzione specifica di 1.820 euro, decrescente al crescere del reddito, delle spese per la badante per i soggetti non autosufficienti. Per accedere al super-sconto fiscale sarà però necessaria una certificazione della Asl che attesti la non auto-sufficienza e dunque la necessità dell’assistenza della badante.

Per famiglie risparmi da 331 a 29.330 euro
Si attesta in una forbice tra i 331 e 29.330 euro
Il risparmio fiscale che una famiglia media italiana, composta da un lavoratore dipendente con un coniuge e due figli a carico (o un figlio e un nonno) otterrà dal taglio delle aliquote Irpef. Lo sconto tiene conto non solo delle nuove aliquote ma anche del nuovo regime di deduzioni che sostituisce le detrazioni.

Effetti secondo il reddito
In termini percentuali percentuali (-42,60% di tasse) viene premiata la famiglia di un operaio (15.000 euro); mentre per le fasce dei redditi medi (dai 20.000 ai 40.000) il risparmio percentuale e’ mediamente stabile intorno al 10%. Per i redditi alti il risparmio va poi calando in termini percentuali assestandosi intorno a 4%, anche se ovviamente in valore assoluto sono proprio i “ricchi” quelli che si ritroveranno più soldi.

(Fonte: TGFIN)