Era ricercato dallo scorso mese di settembre, quando era evaso dagli arresti domiciliari cui era stato assegnato in seguito a reati connessi con lo spaccio di droga. E quando i carabinieri di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, lo hanno rintracciato e fermato, ha mostrato un passaporto falsificato fornendo false generalità e dichiarandosi clandestino.

Ma i militari – dopo una prima verifica sul nome fornito dall’uomo – hanno accertato, contestandoglielo, che il nome fornito non corrispondeva a quello di un clandestino ma a quello di uno straniero in regola con i permessi. A quel punto, l’uomo ammetteva il falso e forniva una seconda identità.

I carabinieri, ovviamente, non gli hanno creduto. Hanno fatto una ricerca sulle impronte digitali lasciate dall’uomo sul passaporto falsificato e hanno scoperto che corrispondevano a quelle del latitante albanese Lulzim Musaku, 35 anni, in Italia senza fissa dimora e ricercato, appunto, dal 10 settembre quando si era sottratto agli arresti domiciliari. Lo hanno arrestato per evasione e lo hanno portato in carcere a Reggio Emilia, a disposizione del magistrato.