Secondo l’indagine congiunturale, condotta dall’Ufficio Studi dell’Associazione Industriali nel quarto trimestre 2004, l’andamento dei principali indicatori dell’industria reggiana è stato caratterizzato da una presenza prevalente di segni positivi rispetto ai dati registrati nel trimestre precedente.

Il quadro generale che emerge dai dati congiunturali indica una situazione di stabilità orientata al miglioramento. Sulle prospettive future gli imprenditori reggiani intervistati si esprimono fiduciosamente: prevalgono per tutti gli indicatori le aspettative di un ulteriore miglioramento. Le previsioni di moderato ottimismo espresse dagli intervistati nella rilevazione precedente trovano conferma nei dati di consuntivo del quarto trimestre. La linea di tendenza riscontrata a partire dal primo trimestre del 2004, che indicava un miglioramento rispetto al 2003, si è mantenuta su valori positivi per tutto l’anno. Le indicazioni dell’ultima indagine definiscono quindi un recupero rispetto all’anno precedente e confermano un protrarsi della fase di miglioramento per l’industria locale. Nell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso, i risultati dell’indagine congiunturale mostrano una crescita della produzione industriale.

Con riferimento alla produzione complessiva, poco meno di un terzo delle imprese intervistate (30%) dichiara che nel trimestre i propri volumi di produzione sono aumentati, il 53% dichiara di averli mantenuti stabili, mentre il rimanente 17% ha registrato una contrazione. I giudizi sullo stato corrente della produzione sono positivi anche in relazione alla consueta domanda sul grado di utilizzo degli impianti, il cui valore si attesta su livelli prossimi al 79%. Per quanto riguarda gli ulteriori indicatori, è da rilevare, in senso positivo, la crescita degli ordini. Oltre la metà delle imprese intervistate (53%) ha mantenuto inalterata la consistenza del proprio portafoglio, è pari al 30% la percentuale delle imprese che hanno aumentato gli ordini, mentre il 17% ha ridotto il volume degli ordini. Anche per le vendite sull’estero l’andamento è stato positivo: il 26% delle imprese del campione ha dichiarato di avere aumentato il volume dell’export, un altro 56% evidenzia una stabilità degli ordini rispetto al secondo semestre, mentre il rimanente 18% ha denunciato una flessione. In un quadro congiunturale caratterizzato da una moneta europea forte, le imprese intervistate hanno segnalato una lieve perdita di competitività sui mercati esteri rispetto ai loro competitors internazionali. Un ulteriore segnale positivo proviene dalla elevata propensione agli investimenti segnalata dagli imprenditori intervistati.

Anche dal lato dell’occupazione, prevale una situazione di sostanziale stabilità con una leggera tendenza all’aumento. Il 19% delle imprese del panel Assindustria ha dichiarato di avere incrementato gli organici, il 70% ha fatto registrare una stazionarietà dei livelli occupazionali e il rimanente 11% ha segnalato una leggera flessione. Resta su livelli importanti la quota di imprese che segnala difficoltà nel reperire forza lavoro specializzata e qualificata; la quota si attesta sul 43% per il reperimento sia di figure impiegatizie per le aree tecniche sia di figure professionali legate all’area della produzione, con un aumento delle difficoltà per il reperimento di quest’ultime figure (dal 36,8 al 42,9%).

Nelle previsioni di breve periodo, sul primo trimestre del 2005, prevale per tutti gli indicatori l’aspettativa di crescita.