Dopo un 2003 all’insegna del rallentamento, l’economia modenese nel 2004 ha fatto registrare una tendenza alla crescita trainata dalla ripresa delle esportazioni (in particolare l’industria manifatturiera: più 8,3 le esportazioni; più 4,5 il fatturato; più 2,3 la produzione) che dovrebbe proseguire, anche se a ritmi più contenuti, nei prossimi anni. Con effetti positivi anche per l’occupazione, che continuerà ad aumentare nonostante gli alti livelli già raggiunti.

Sono le previsioni elaborate dall’istituto di ricerche economiche Prometeia per conto della Provincia di Modena e presentate venerdì 25 febbraio in un incontro con le associazioni imprenditoriali e sindacali. Lo scenario delineato prende in considerazione il quinquennio 2003-2007 utilizzando i principali indicatori economici e confrontando il posizionamento di Modena rispetto al contesto regionale e nazionale.

“La sostanziale tenuta della traiettoria del nostro sviluppo – commenta Morena Diazzi, assessore provinciale agli Interventi economici – è da valutare positivamente. Rimane però una certa insoddisfazione per la incapacità del paese di intraprendere un percorso di crescita effettiva. Nonostante la ripresa del commercio mondiale l’economia italiana – osserva l’assessore Diazzi – cresce al ritmo dell’1 per cento, contro il 2,6 di Spagna e Francia e il 2,2 della media Ue”

Entrando nel dettaglio provinciale dei comparti, per il settore dell’industria si prevede che nel quinquennio 2003- 2007 il tasso medio di crescita sarà dell’ 1,1 per cento (nel periodo 2000-2002 era dello 0,7), per le costruzioni del 3,2 (6,1 per cento nel 2002), per i servizi dello 0,5 (4,9), negativo invece il tasso per l’agricoltura con un meno 0,1 per cento (3,4 per cento nel 2002).

Continuerà a diminuire, invece, il tasso medio di disoccupazione che passerà dal 2,3 per cento (dati 2000-2002) al 2,2 per cento per il quinquennio 2003- 2007. Il maggiore incremento di occupazione è previsto nel comparto costruzioni con un tasso medio di crescita del 2,5 per cento (1,9 per cento nel 2000- 2002). A seguire il settore servizi con l’1,1 (2,2). In calo invece il comparto agricoltura con un meno 2,4 per cento ( meno 1,7) e quello industriale con meno 1,4 per cento (più 1,4 nel 2002). Complessivamente il tasso di occupazione nel periodo 2003- 2007 salirà al 48,4 per cento (47,9 per cento nel 2000- 2002)

Continuano a crescere alcuni altri indicatori strutturali quali il valore aggiunto per abitante e per occupato: il primo è previsto che si attesti sui 24 mila e 400 euro (era di 23,9 mila euro nel 2000-2002); il secondo che salga a 46 mila euro (era 44,400 mila euro).

In termini di valore aggiunto per abitante, Modena si mantiene ai vertici delle classifiche. L’ultimo dato utile, riferito al 2003, dice che la provincia è al quinto posto nella graduatoria nazionale, prima fra tutte le provincie non capoluogo di regione.