Standard & Poor’s Ratings ha confermato ieri il rating AA- alla Regione Emilia-Romagna con prospettive stabili. Secondo l’Agenzia “il rating riflette il tessuto economico dinamico, una performance finanziaria stabile e un debito finanziario residuo esiguo. Il rating della Regione è delimitato dal rating della Repubblica Italiana (AA-/Stabile/–) a causa delle prerogative che il Governo mantiene sull’autonomia fiscale delle Regioni e del loro impatto sulla gestione di cassa.

Come già avvenuto nel 2003, anche nel 2004 la Regione ha lamentato difficoltà nella gestione di cassa legate al ritardo dei trasferimenti statali, rendendo necessaria l’anticipazione di fondi regionali a favore delle aziende sanitarie. Ma la gestione oculata dei costi ha consentito di mantenere il margine corrente in sostanziale equilibrio. L’Emilia-Romagna figura tra le regioni più ricche in Italia (insieme a Lombardia (AA-/Stabile/–) e Valle d’Aosta (AA-/Stabile/–), e in Europa con un PIL pro capite superiore del 29% alla media Europa (ultimi dati Eurostat disponibili, 2000). L’economia regionale è dinamica e diversificata, caratterizzata dalla presenza di una grande varietà di imprese industriali orientate all’esportazione. Le prospettive stabili riflettono le aspettative di Standard & Poor’s sul fatto che la Regione Emilia-Romagna continuerà a gestire le competenze in materia sanitaria riuscendo ad attenuare l’impatto sul proprio bilancio e sulla cassa.

Soddisfazione è stata espressa dal Vice Presidente e Assessore alle Finanze Flavio Delbono: “L’autorevole giudizio sulla solidità economica e finanziaria del nostro bilancio conferma la bontà e l’efficienza della nostra azione amministrativa”.
Il Presidente Vasco Errani, appreso il giudizio della società di rating, ha ribadito che: “La robustezza del nostro sistema produttivo e l’operosità della nostra comunità ci hanno aiutato a mantenere una posizione di vertice nella pagella delle regioni italiane ed europee più virtuose”.