Dopo la lunga corsa dei prezzi degli ultimi sette anni, il mercato immobiliare comincia a mostrare qualche affanno: si allungano i tempi di compravendita e di locazione e aumenta lo sconto sui prezzi richiesti dai venditori. E’ quanto emerge dal primo rapporto sul mercato immobiliare 2005 di Nomisma, che registra tra l’altro come nell’ultimo anno ha guadagnato di più chi ha investito in borsa (+20% oltre ai dividendi) rispetto a chi ha investito direttamente in immobili (+15%).


La graduatoria dei prezzi medi delle abitazioni (nuove e non) nelle 26 città monitorate vede Milano al primo posto e all’ultimo Taranto: guadagnano posizioni Genova e Torino, scendono Verona, Venezia e Mestre. I prezzi medi delle abitazioni nuove nelle città intermedie presenti in graduatoria si attestano sui 2.177 euro per metro quadrato contro una media di 2.513 euro nelle città più grandi (+15%). Si va dai 4.164 euro in media per le abitazioni centrali di Venezia, ai 3.900 di Milano (che però è prima se si considerano tutte le tipologie di abitazione), ai 1.360 euro di Taranto e ai 1.616 di Messina.
Nel gruppo delle 13 città più grandi, la meno cara, per le abitazioni nuove, è Palermo con 1.498 euro per metro quadrato (Taranto se si considerano anche le abitazioni diverse da quelle nuove), mentre la più costose tra le intermedie risulta Salerno con 2.832 euro, seguita da Modena con 2.506.

I canoni di locazione delle abitazioni nelle città più grandi, rileva ancora Nomisma, si collocano mediamente attorno ai 110 euro al metro quadro per anno, mentre quelle intermedie si aggirano sugli 800 euro. La variabilità è però notevole tra Roma dove la media è quasi di 190 euro, e Taranto, dove il costo dell’alloggio è inferiore di un terzo rispetto a Roma con una media di 54 euro per metro quadro.