”Ora è finalmente possibile dare il via libera all’assunzione di sedicimila lavoratori stagionali extracomunitari indispensabili all’agricoltura nazionale per il normale svolgimento delle lavorazioni e della raccolte primaverili ed estive”.

E’ quanto afferma la Coldiretti, che ha partecipato al tavolo tecnico sull’immigrazione presso il Ministero del Welfare, nel commentare la circolare n. 16/2005 che prevede la ripartizione su base regionale dei nuovi ingressi di lavoratori stagionali extracomunitari autorizzati con l’ordinanza 3426 firmata dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi su proposta del Ministro del Welfare Roberto Maroni per far fronte alla ”situazione emergenziale in atto”.

Con il provvedimento – spiega la Coldiretti – è stata effettuata la distribuzione tra le Regioni e le Province Autonome di 16.000 ingressi per lavoratori stagionali extracomunitari tenuto conto dei fabbisogni individuati sulla base delle domande pervenute, mentre una quotàdi 4.000 unità viene mantenuta nella disponibilita’ del Ministero per far fronte ad eventuali successive esigenze.

Il maggior numero di lavoratori extracomunitari autorizzati con il nuovo provvedimento lavorerà in Emilia Romagna (5500), seguita dal Veneto (1850), dalla Campania (1600), Piemonte (1200), Abruzzo (1100), Puglia (1000), Toscana (900), Provincia Autonoma di Bolzano (600) e Provincia Autonoma di Trento (500).
Ma ulteriori ingressi riguardano il Friuli Venezia Giulia (250), le Marche (250), il Lazio (200), la Lombardia (200), la Calabria (200), la Sicilia (150), l’Umbria (150), la Liguria (100), la Basilicata (70), la Sardegna (60), il Molise (50) e la Val d’Aosta (20).