Si inasprisce la vertenza per il rinnovo dell’integrativo del Gruppo Ceramiche Ricchetti di Sassuolo. Le trattative, riprese nei giorni scorsi anche grazie alle numerose forme di pressione messe in atto, soprattutto il presidio permanente davanti alla sede della presidenza, si sono nuovamente arenate.

«Purtroppo gli ultimi due incontri non hanno registrato cambiamenti rispetto all’impostazione incomprensibile della direzione aziendale – affermano Femca-Cisl, Filcea-Cgil e le Rsu. L’offerta dell’azienda – 5 euro in più sul salario in aggiunta ai 15 euro precedentemente offerti – è scandalosa e irricevibile.
Soprattutto è accaduto un episodio che dimostra ancora una volta come i dirigenti Ricchetti, presenti al tavolo insieme ad Assopiastrelle, non abbiano in realtà nessun mandato per trattare, mentre il presidente resta chiuso nel suo ufficio continuando a negarsi a sindacati e Rsu».

L’episodio rivelato da Femca e Filcea risale al 3 maggio scorso, quando sono stati concordati alcuni testi con il responsabile tecnico, il responsabile del personale del Gruppo Ricchetti e Assopiastrelle su relazioni industriali, formazione, ambiente e sicurezza. Testi che, a detta dei sindacati, avrebbero permesso un buon passo in avanti nella trattativa.

«Ebbene, alla verifica con il presidente, i testi sono stati completamente stravolti – affermano la Rsu e le organizzazioni sindacali, già fortemente critiche anche sulla scelta dell’azienda di aprire un periodo di cassa integrazione ordinaria allo stabilimento Cisa 3 di Maranello nell’area della bicottura, senza accordo sindacale, negando ogni possibile trattativa per la gestione del personale – A questo punto è diventato inevitabile programmare un ulteriore pacchetto di dieci ore di sciopero, la cui prima ora con assemblea è stata effettuata il 4 maggio.
Inoltre abbiamo deciso di trasferire il presidio permanente davanti alla sede Ricchetti di Via Radici in Piano a Sassuolo e di organizzare una manifestazione con sciopero davanti alla sede di Assopiastrelle in occasione dell’elezione del nuovo presidente. Infine nei prossimi giorni sarà promossa una raccolta di fondi all’interno degli stabilimenti per organizzare una manifestazione di protesta davanti alla sede della Borsa a Milano». Rsu, Femca-Cisl e Filcea–Cgil sollecitano i lavoratori a partecipare in massa ai presidi e alle iniziative che si terranno nei prossimi giorni, perché in gioco non c’è solo il rinnovo dell’integrativo aziendale, ma anche il futuro dei dipendenti Ricchetti: oggi quelli dello stabilimento Cisa 3, domani quelli degli altri stabilimenti del gruppo. Inoltre sindacati e Rsu auspicano che le Amministrazioni comunali di Sassuolo, Fiorano e Maranello possano assumersi l’impegno per un contributo nella soluzione di questa complessa vertenza, che può avere impatti sociali particolarmente rilevanti.