I teen agers non hanno dubbi. Il panino è il più consumato nell’alimentazione a scuola o come snack nei momenti in cui è necessario ritemprare le energie. Otto su dieci (83,4%), infatti, lo preferiscono a qualunque altro spuntino, ovviamente arricchito da un adeguato companatico a base di formaggi o salumi.

E’ quanto afferma la Coldiretti nell’evidenziare quanto emerso dall’indagine descrittiva ‘In & Out della new generation a tavola‘, svolta in collaborazione con l’Inran su quasi tremila ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni che hanno partecipato al progetto “Educazione alla Campagna Amica”.

Il panino, a conferma di quanto la rosetta, la ciriola, o il pane casereccio, all’olio o al latte siano un alimento insostituibile nella dieta degli Italiani, anche di quelli più giovani, – sostiene la Coldiretti – è seguito a buona distanza dalla pizza (o focaccia) che trova proseliti nel 58,4% dei teen agers, dai crackers, grissini o fette biscottate (48,3%), dagli snack salati (noccioline, pop corn. ecc.) (40,6%) e dai dolci (39,2%).
La sempre salutare e benefica frutta è apprezzata dal 31,9% dei ragazzi che hanno partecipato all’indagine, alla pari con lo yogurt (31,3%) e poco davanti ai cibi dietetici (barrette, bevande, ecc.) (27,8%) e ai piatti pronti (primi, secondi, ecc.) fermi al 25,2%.

Ma come si concretizza il panino nello spuntino scolastico dei teen agers?
Per circa tre ragazzi su dieci (29,3%) – evidenzia la Coldiretti – viene confezionato (o fatto confezionare dall'”angelo del focolare”) a casa, mentre per quasi cinque teen agers su dieci la provenienza è extradomestica (la metà lo acquista fuori dalla scuola, l’altra metà presso il bar della scuola). A questi vanno aggiunti i sette studenti su 100 che si riforniscono del panino da apposite macchinette disponibili nei locali dell’istituto scolastico.

La preferenza accordata al panino – conclude la Coldiretti – è uno degli aspetti più rilevanti emersi dall’indagine Inran che ha “scoperto” una generazione di giovani attenta alle tradizioni alimentari e con il gusto di consumare prodotti genuini rispettosi del legame con il territorio.