”Sono orgoglioso di avere, insieme
all’allora ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, portato l’Italia nell’Euro”. Lo ha detto il leader dell’Unione Romano Prodi in una sorta di improvvisata conferenza stampa a margine dei lavori della Fabbrica, a Bologna, per rispondere agli attacchi della Lega al Presidente della Repubblica e all’ipotesi avanzata da diversi esponenti del partito di Bossi di un ritorno alla Lira.

”E’ stata un’opera che ha messo in
ordine i conti dello Stato – ha detto ancora Prodi – che ha ridato energia al paese, che ha permesso a tanti di farsi un mutuo per la casa, che ha abbassato i tassi di interesse ed il costo del denaro, che ha rimesso l’Italia in linea”.
”Se poi successivamente tutto questo patrimonio e’ stato disperso – ha proseguito Prodi – non e’ certo responsabilita’ dell’Euro. Ci sono paesi che crescono nell’Euro. La Spagna e la Francia hanno sviluppato un rinnovamento sostanziale delle proprie strutture produttive. La Germania – ha aggiunto Prodi – pur avendo una crisi della domanda interna, ha raggiunto il record assoluto della sua storia nelle esportazioni. Il problema dunque non e’ l’Euro, ma è l’Italia”.