“Sì all’internazionalizzazione e no alla delocalizzazione delle nostre
imprese ceramiche” Questo il concetto che il sindaco Claudio Pistoni
esprime nel raccontare il recente viaggio in Ucraina a Slavjansk, città
nella provincia di Doneck, per presenziare alla inaugurazione dello
stabilimento di Zeus Ceramica S.p.A., fondata all’inizio del 2003 come
sviluppo della partnership commerciale tra due aziende leader nel proprio
settore: la ceramica fioranese Emilceramica e l’ucraina YUG.

Una
inaugurazione che ha riunito autorità dello stato ucraino (il sindaco e i
deputati del Consiglio Municipale di Slavjansk, i rappresentanti del
Consiglio della Regione di Doneck), rappresentanti di YUG e EmilCeramica
(Villiam Tioli, Sergio Sassi, Gino Braglia, Gabriele Ronzoni, Mauro
Mariani, Maurizio Tostati), il portavoce dell’ambasciata italiana in
Ucraina Xavier Pintori, i rappresentanti delle ditte che hanno forniti gli
impianti (Sacmi, ICF, Proteo), i progettisti di Studio Due Esse, i clienti,
rivenditori della ZEUS, i rappresentanti delle banche, ispettorati,
istituti di progettazione e certificazione, dogana, associazioni.


Come spiega un comunicato di Emilceramica, Zeus è una joint venture che
nasce dalla “possibilità di unire i propri vantaggi competitivi
(esperienza, know-how, materie prime e spirito imprenditoriale) alle
prospettive riguardanti la crescita del mercato della piastrella nelle
regioni dell’ex Unione Sovietica. L’ingente utilizzo di risorse e di
esperienza costituisce il punto di partenza di una azienda nata con
l’obiettivo ambizioso di divenire una delle più importanti realtà nel campo
ceramico dell’Est Europa. Su questa base si innestano la ricerca continua
di incontrare i gusti e le tendenze di un mercato in continua evoluzione,
l’impegno costante nel fornire un servizio il più possibile personalizzato
verso i nostri clienti, ad esempio grazie all’utilizzo di una linea
ferroviaria dedicata che rende possibile il carico direttamente nello
stabilimento, e con l’impegno a rispettare e preservare l’ambiente,
obiettivo attuato concretamente grazie ad un sistema di filtri in grado di
abbattere le emissioni nocive e ad un impianto di trattamento, depurazione
e riciclo delle acque industriali, riutilizzate al 100% all’interno del
processo produttivo”.


“Internazionalizzare – chiarisce Pistoni – è avere la capacità di adottare
un nuovo modo di fare impresa che riesca a intercettare la crescente
richiesta di ceramica per pavimento e rivestimento. Mentre delocalizzare è
spostare altrove la produzione per contenere i costi, inevitabilmente così
rendendo più debole la ceramica italiana e il distretto,
internazionalizzare le imprese attraverso partnership e altre forme
societarie, può rappresentare un’opportunità per incrementare la
penetrazione sui mercati e rendere più forte il distretto”.
“Sono contento e ringrazio Emilceramica per avermi invitato
all’inaugurazione di Zeus perché è fondamentale che le istituzioni
accompagnino e favoriscano lo sviluppo delle imprese del proprio
territorio: insieme, imprese e istituzioni, per fare sistema, ognuno
impegnandosi per la propria parte, ma con un costante confronto e un
reciproco coinvolgimento”. “Ho anche espresso l’auspicio di potere
instaurare rapporti con le comunità locali in Ucraina, avvalendoci di
progetti del Parlamento Europeo che hanno l’obiettivo di favorire
l’integrazione e la conoscenza fra le comunità. Abbiamo caratteristiche e
vocazioni con molti punti in comune; la nostra e la loro cultura, insieme,
possono aiutarci a risolverli”.