Torna a crescere a luglio la fiducia delle imprese manifatturiere: secondo l’indagine mensile dell’Isae (condotta su un campione di circa 4.000 aziende) l’indice al netto dei fattori stagionali (calcolato prendendo il 2000 a base 100) sale a 86 da 84,9 di giugno, recuperando la caduta registrata tra marzo e maggio.

Il miglioramento, secondo l’Istituto di ricerca, è dovuto soprattutto a un recupero dei giudizi sul portafoglio ordini e delle previsioni a breve termine sulla produzione, mentre si registra un lieve accumulo delle scorte.
Il miglioramento della fiducia è particolarmente intenso nei beni d’investimento dove l’indice sale a 87,1 (da 84,8) sui massimi da settembre 2004. L’indicatore passa invece da 90,6 a 90,9 nei beni di consumo e da 80,5 a 81,4 nei beni intermedi.

Il recupero degli ordini è comune sia ai mercati interni sia a quelli esteri, ma risalgono anche i giudizi relativi alla produzione (sia per i livelli, sia per la variazione corrente) e, soprattutto, le previsioni a breve termine sul quadro generale dell’economia italiana che avevano raggiunti livelli particolarmente depressi negli ultimi mesi. Per quanto riguarda i prezzi di vendita le imprese segnalano qualche attesa di rincaro.

Segnali più prudenti invece secondo l’Isae arrivano dalle consuete domande trimestrali con un calo del grado di utilizzo degli impianti e del livello delle ore lavorate.