Stangata in arrivo per i conti petroliferi 2005 dell’Azienda Italia. Il costo per l’approvvigionamento dall’estero del greggio rischia infatti di essere il più salato degli ultimi venti anni, sopra ai 21 miliardi di euro contro i 17 del 2004. Per i consumatori non rincarerà solo il carburante, ma anche la bolletta del gas e dell’elettricità: la luce potrebbe registrare dal primo ottobre un rincaro del 5% ed il gas del 3,5%.

Prevista per entrambi, poi, una ulteriore crescita nei due trimestri successivi, arrivando a toccare un aumento di 110 euro l’anno da qui ad aprile prossimo. Ma l’effetto del caro-petrolio rischia di tradursi in un effetto volano per l’intera economia. A cominciare dall’inflazione con un aumento dei prezzi alla produzione, per il trasporto e, di conseguenza, dell’intero panieri di quelli al consumo.

La stima di esperti di settore – che tiene conto dell’apprezzamento dell’euro e della prevista contrazione dei consumi, attesi in calo intorno al 3% sul 2004 – è legata all’andamento del greggio nei primi mesi dell’anno ed alle nuove fiammate se il costo del barile non dovesse invertire sensibilmente tendenza nell’ultimo scorcio dell’anno.