Il vortice freddo proveniente dal nord Europa che si sta allontanando verso nordest, è il responsabile del maltempo di questi ultimi giorni, che hanno visto anche un crollo della colonnina di mercurio.
Analizziamo da un punto di vista statistico alcuni dati di questa interruzione dell’estate, e diamo anche uno sguardo al mese in corso e alla sua possibile conclusione.


Precipitazioni.
Sabato 20 agosto un violento temporale ha investito la città scaricando 45 mm d’acqua in 45 minuti, ovvero la quantità d’acqua che la climatologia assegna all’intero mese di agosto! In particolare tra le ore 17.05 e 17.10 (orario solare) nella stazione “Campus”, alla periferia di Modena, sono caduti 10.5 mm d’acqua; tale valore corrisponde ad un’intensità di precipitazione pari a 126 mm/h, valore che si inserisce ai primi posti tra le precipitazioni breve ed intense che hanno colpito Modena negli ultimi decenni. Pur essendo una precipitazione durata poco più di un’ora l’accumulo è stato considerevole: con 49.0 mm nell’arco delle 24 ore essa rappresenta, al momento, la precipitazione giornaliera più abbondante dell’anno. Per trovare una precipitazione giornaliera più consistente dobbiamo risalire al 3 aprile 2003: in quella data caddero 49.8 mm di pioggia distribuiti in tutto l’arco della giornata. La pioggia più abbondante, comunque, resta quella del 5/10/1990: in un solo giorno caddero ben 165.4 mm d’acqua!
Domenica 21 agosto dal pomeriggio le precipitazioni son diventate estese e persistenti e sono caduti altri 13.2 mm nella stazione di Piazza Roma e ben 34.7 in quella di periferia, dove nelle 48 ore si sono avuti quasi 90 mm d’acqua.
I 62.3 mm di pioggia del 20 e 21 agosto in Piazza Roma rappresentano più di ¼ delle precipitazioni accumulate dal 1° gennaio 2005 al 19 agosto! Infatti prima di tali eventi l’ammontare annuo delle precipitazioni superava di poco i 200 mm, contro i 350 della climatologia.

Il problema del deficit pluviometrico dell’anno in corso resta, pur se mitigato non tanto dai temporali brevi, intensi e non troppo estesi come quelli di sabato 20, quanto piuttosto dalle piogge battenti ed estese di domenica pomeriggio. Una pioggia breve ed intensa, infatti, non lascia al terreno il tempo di assorbire l’acqua, facendola in gran parte defluire e provocando i danni di cui si è occupata la cronaca.

Simile, per intensità e durata, all’evento del 20 è stato il temporale grandinigeno del 13/08, con ingenti danni causati dai grossi chicchi di grandine abbattutisi sulla città. Durante la massima intensità in “Campus” abbiamo registrato 9.3 mm/5′ che, rapportato ai 60′, diventa 111.6 mm/h: anche questo è un evento eccezionale, a distanza di appena una settimana da quello precedentemente descritto.

Va sottolineata quindi non solo l’intensità della precipitazione, ma anche la frequenza con la quale queste piogge torrenziali si sono verificate. Infatti per questi eventi (precipitazioni con intensità superiore ai 100 mm/h) la climatologia di Modena prevede, a livello statistico, tempi di ritorno dell’ordine dei 100 anni: vale a dire che fenomeni di questo tipo, mediamente, avvenivano una volta al secolo. In questi ultimi 10 anni, invece, eventi del genere si sono ripetuti anche più di una volta l’anno e, in questo agosto, addirittura due volte in 8 giorni!

Vento.
Durante questi temporali per più volte le raffiche di vento hanno superato i 70 Km/h: anche questo dato, pur non essendo eccezionale, è insolito e, come per le precipitazioni intense, viene confermata la tendenza di una maggiore frequenza di questi eventi estremi negli ultimi anni.

Temperature.
Anche sotto il profilo termico si sono verificate anomalie: per due giorni (65 ore, dal 20 pomeriggio al 23 mattina) la temperatura è rimasta sotto i 22°C, oscillando tra i 15.6 e i 21.6°C. L’evento, tuttavia, non ha carattere di eccezionalità: analizzando l’ultima decade di agosto dal 1860 al 2004, infatti, abbiamo osservato che per 40 volte le temperature massime si sono fermate sotto ai 22°C; l’ultimo evento è stato il 31/8/1995, con una massima di 20.4°C ed una minima anch’essa di tutto rispetto: 11.1°C. Il 28/8/1974, invece, si è registrata la massima più fredda per l’intero mese di agosto: appena 16.0°C.
Interessante, anche se solito durante i temporali estivi, il crollo delle temperature: il 13/8 nella stazione Campus la temperatura è passata dai 28°C delle ore 16.30 ai 17°C delle 16.55 (il riferimento è sempre all’ora solare): -11°C in appena 25 minuti! Il giorno 20 nella stessa stazione meteorologica si è passati da 30°C a 18°C meno di due ore.

Agosto freddo dunque?
Dall’inizio del mese non si sono avute ondate di calore mentre, al contrario, abbiamo osservato irruzioni fredde. Tuttavia nel bilancio delle prime due decadi di agosto il confronto con la norma (valore medio degli anni 1961-1990, periodo di riferimento standard secondo WMO e IPCC) osserviamo uno scarto negativo di appena 1°C, valore di scarso rilievo statistico. Va considerato che i giorni più freddi, 21 e 22, non contribuiscono alla media della I e II decade del mese, appartenendo alla III, ma i bilanci mensili vanno fatti solo a fine mese!

Che finale di mese si prospetta, dunque?
Estate finita? Si chiedono in molti.
Meteorologicamente manca solo una settimana al termine della stagione estiva ma, anche se questi ultimi giorni assomigliano più a giorni settembrini che estivi, i modelli matematici ci prospettano un finale di mese all’insegna del sole e del ritorno a temperature estive: anche se non toccheremo certamente le punte di fine giugno e fine luglio, supereremo ancora i 30°C riportandoci, come ormai di consueto, di alcuni gradi sopra le medie climatologiche.
L’estate, dunque, non è ancora finita, anche se sta per iniziare quello che probabilmente sarà l’ultimo atto di una stagione che, seppur altalenante, farà registrare nel complesso temperature superiori alla norma in virtù dei mesi di luglio e, soprattutto, giugno.

Salvatore Quattrocchi (Osservatorio Geofisico Modena)