Tre regioni italiane – Lombardia, Emilia Romagna e Valle d’Aosta – insieme alla Provincia autonoma di Bolzano, compaiono nei primi dieci posti delle due classifiche Ue sul potere d’acquisto delle famiglie. Lo dice Eurostat, in un’analisi riferita alle ultime stime nei 25 per il 2002.

Le classifiche esaminano la ricchezza delle regioni da tre diversi punti di vista: non solo il tradizionale Pil per abitante, ma anche il potere d’acquisto delle famiglie depurato da import-export e dalle tassazioni nazionali. Tutte e tre le classifiche vedono al primo posto la regione di Londra (Inner London), dove il potere d’acquisto è di quasi sette volte quello della regione polacca di Lubelskie, maglia nera della classifica.

Eurostat disegna un’Europa a due velocità, tagliata in Italia e in Spagna tra nord e sud e in Germania tra ovest ed est; ma anche tra grandi città e periferie: da una parte i centri della prosperità europea (Londra e tutto il Sud dell’Inghilterra, Parigi, Bruxelles, l’Italia del Nord, Vienna, Madrid, i Paesi bassi occidentali, Stoccolma, i lander tedeschi della Renania-Westfalia, del Baden-Wurttemeberg e della Baviera), dall’altra il Sud dell’Italia e della Spagna, l’Est della Germania.