La conferma alle documentate accuse di odiosa speculazione sui prezzi dei carburanti da parte del Governo e delle compagnie petrolifere, sostenute dall’Intesaconsumatori, arriva dalla BCE: in otto mesi – da gennaio ad agosto 2005 – i prezzi del greggio sono aumentati di ‘quasi il 60%’, mentre quelli delle benzine sono rincarati del 70%.


La Banca Centrale Europea, sottolinea anche l’altra accusa, sostenuta e denunciata con forza da Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori: ossia quell’asimmetrica variazione, simultanea al rialzo ed immediatamente trasferita alla pompa quando aumenta il costo del greggio; lenta e tardiva in caso di diminuzione.
Il rincaro della benzina – dice sempre la BCE – ha avuto un impatto significativo sull’inflazione armonizzata di settembre nell’area euro e potrebbe continuare con un successivo aumento dei prezzi della benzina sul mercato internazionale nella seconda metà di settembre, collegato con l’uragano Rita, esercitando ulteriori pressioni al rialzo sui prezzi al consumo.

Se in Francia, infatti, l’indice INSEE (serio istituto di statistica) dell’inflazione, ha prodotto una fiammata inflattiva dello 0,4 per cento a settembre, portando il carovita al 2,4 per cento (dal 2 per cento di agosto), chissà se in Italia i ‘miracoli’ di Biggeri e dell’Istat riusciranno ancora una volta a ‘contenere l’inflazione’ se non a ridurla!!!

Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori denunciano ancora una volta: la vergognosa speculazione sulle benzine da parte delle compagnie petrolifere, con utili da capogiro realizzati sulla pelle delle stremate famiglie; i ritardi del Governo, sia nel calmierare con interventi strutturali sulle accise – 4,5 miliardi di euro il surplus fiscale finora incamerato con la previsione di superare quota 5 miliardi di euro a fine anno – i prezzi elevatissimi tra i più alti d’Europa, sia per la latitanza (a parte le inutili commissioni di studio alla ‘Valducci’) nell’esaudire le richieste della grande distribuzione di poter finalmente vendere i carburanti a prezzi scontati, come in Francia e nei Paesi UE.

E poiché in Italia l’aumento del gasolio da autotrazione è stato del 100 per cento superiore all’aumento della benzina, senza alcuna giustificazione tecnica (il costo del gasolio ha quasi raggiunto quello della benzina), Intesaconsumatori ha chiesto al Governo un intervento urgente per verificare la genesi di una ignobile speculazione delle compagnie petrolifere, finalizzata a riequilibrare il calo dei consumi con un aumento ingiustificato per lucrare sull’aumento del parco circolante delle automobili diesel, che hanno superato abbondantemente quelle a benzina.