‘Cardiologie Aperte’ domenica 23 ottobre in 15 ospedali in Emilia-Romagna (270 in tutt’Italia). I cardiologi dell’Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) saranno a disposizione dei cittadini dalle 10 alle 18 per fornire informazioni e distribuire materiale illustrativo sui fattori di rischio cardiovascolare, ma soprattutto per creare confidenza con l’emergenza del cuore, spiegando cosa fare e come farlo in caso di attacco cardiaco. Inoltre in alcune cardiologie sara’ possibile eseguire esami.

L’obiettivo principale dell’iniziativa, promossa dall’Anmco e dalla sua Fondazione Heart Care Foundation, e’ quello di abbattere il ritardo decisionale, cioe’ ridurre l’intervallo di tempo tra l’inizio dei segni di attacco cardiaco e la ricerca di aiuto. ”Solo un paziente su quatro arriva in ospedale entro un’ora dall’esordio dei sintomi, cioe’ nel termine in cui e’ possibile ottenere il massimo risultato terapeutico – sottolinea Umberto Guiducci, Presidente Anmco Emilia-Romagna – E’ di vitale importanza dunque che una persona colpita da attacco cardiaco riconosca subito i segni di allarme e attivi immediatamente il 118. Infatti si ha il 47% di probabilita’ di ridurre i danni dell’infarto se si interviene nella prima ora, percentuale che scende al 26% alla seconda e al 18% alla terza. Dopo sei ore la possibilita’ di recupero del muscolo cardiaco senza esiti invalidanti diminuisce considerevolmente anche ricorrendo alla trombolisi o all’angioplastica. Purtroppo, come evidenzia lo studio Blitz dell’Anmco, meno del 50% giunge in ospedale entro due ore dall’esordio dei sintomi, e solo il 25% entro un’ora”.


Nelle cardiologie sara’ a disposizione un filmato, per spiegare come comportarsi praticamente in caso di dolore al petto. ”Questa iniziativa e’ un’occasione per rinsaldare il legame tra cardiologi ospedalieri e comunita’ locale, ma rappresenta soprattutto un momento di educazione per tutti i cittadini e non solo per i pazienti – spiega Andrea Pozzati, referente Heart Care Foundation Emilia-Romagna – Il messaggio che lanciamo non e’ terrorizzante, ma al contrario vogliamo far sapere a tutti che l’infarto si puo’ superare, se preso in tempo. Inoltre dobbiamo insegnare ai cittadini a non aver paura di chiedere aiuto al 118, anche se poi si scopre che non era un attacco cardiaco. Almeno il 50% delle morti per infarto avviene prima di arrivare in ospedale, quindi rivolgersi subito al 118 puo’ salvare la vita”.


Questi gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa: Bazzano, Bentivoglio, Imola, ‘Maggiore’ e ‘Bellaria’ di Bologna; Lagosanto (Ferrara); Forli’; Pavullo, Sassuolo e Sant’Agostino di Modena; Faenza (Ravenna); Montecchio e Reggio Emilia; Riccione (Rimini).