Ferrari e Alcoa, azienda Usa leader mondiale nella produzione di alluminio primario, alluminio fabbricato e allumina, annunciano una
partnership strategica a lungo termine per lo sviluppo di tecnologie avanzate da applicare ai telai in alluminio delle Ferrari delle future generazioni.


Allo stesso tempo Alcoa comunica che, entro la fine del primo semestre 2006, aprirà un nuovo e più ampio impianto di produzione per telai a Modena.
Si tratta di un investimento in linea col fatto che, come aveva annunciato il presidente Luca di Montezemolo, la Ferrari arriverà a
produrre tutte le proprie vetture in alluminio.

”Quella che è iniziata come una semplice collaborazione negli anni ’90, per sviluppare telai in alluminio per la 360 Modena, oggi è diventata
una partnership strategica tra Ferrari ed Alcoa – afferma infatti Montezemolo – Tre generazioni di telai di grande successo, per la 360 Modena, la 612 Scaglietti e la F430, hanno dimostrato che la partnership Ferrari-Alcoa è capace non solo di innovare, ma anche di sviluppare nuove
tecnologie per le linee di produzione a Modena. La collaborazione con Alcoa è ormai una case-history e sarà modello per future collaborazioni tra
Ferrari e altri partner”.

Secondo Misha Riveros-Jacobson, presidente dei Sistemi di trasporto avanzati di Alcoa, ”la collaborazione diretta, che è stata così importante per il successo della partnership Ferrari-Alcoa, non cambierà. Continueremo a garantire reazioni veloci ed efficienti e ad essere per Ferrari un partner attento e reattivo”. Secondo Alain Belda, presidente di Alcoa, la partnership si è dimostrata particolarmente proficua, poichè Alcoa è stata coinvolta nel processo di sviluppo del veicolo fin
dall’inizio.

”E’ stato grazie a questo coinvolgimento che il passaggio da
acciaio ad alluminio ha portato a risultati tanto eccellenti – fa notare Belda – Ferrari e Alcoa si sono sempre messe alla prova per raggiungere dei
traguardi concreti, quali l’eccellenza nei materiali, nel disegno strutturale e nella collaborazione produttiva, dove gli obiettivi minimi, come l’efficienza nei costi e nell’assemblaggio, siano gli imperativi”.

Secondo Misha Riveros-Jacobson, la decisione di fare un nuovo e più ampio stabilimento a Modena ”non solo riflette il desiderio di Alcoa di
supportare la Ferrari nel maggior utilizzo in tempi brevi di telai in alluminio, ma anche il nostro desiderio di crescere con lei sia in business
sia in tecnologia”. L’investimento di Alcoa per il progetto di ricollocamento dell’impianto, situato a circa 5 km dall’attuale stabilimento, si aggirerà intorno ai 400.000 euro. Il nuovo complesso
coprirà 5.000 metri quadrati, fornendo il 70% di spazio in più rispetto all’attuale postazione.

Quando l’impianto sarà pienamente operativo, verso la metà del 2006, Alcoa oltre a migliorare sensibilmente le condizioni di lavoro in coerenza con il progetto ‘Formula Uomo’ di Ferrari, con conseguenti benefici sulla qualità del prodotto, disporrà anche di una maggiore potenzialità produttiva. Secondo Alcoa, il ricollocamento porterà un incremento di circa il 12% degli operai addetti alla produzione. Inoltre il futuro sviluppo del business potrà portare ad ulteriore aumento della forza lavoro. Infine, con il trasferimento della sede, Alcoa avrà l’opportunità di ridisegnare la propria linea di produzione, di inserire tecnologie avanzate e di espandere l’automazione degli attuali processi produttivi, mentre lo spazio libero restante garantirà un miglioramento nella gestione dell’inventario ed efficienza nella produzione. Parallelamente, Ferrari
potrà ottimizzare i propri spazi produttivi all’interno dello stabilimento Scaglietti di Modena.

Alcoa fornisce l’industria aerospaziale, automobilistica, degli imballaggi, edile, del trasporto commerciale e i mercati industriali
offrendo in modo integrato ai propri clienti anche la progettazione, il design, l’ingegnerizzazione e la produzione. Commercializza anche i marchi
Reynolds Wrap, alluminio e plastiche per gli imballaggi, Alcoa Wheels e Baco per gli imballaggi domestici. Altri prodotti sono raccordi in vinile,
chiusure, sistemi di sigillatura e fusioni ad alta precisione e sistemi di distribuzione elettrica per auto e camion. L’azienda ha 131.000 dipendenti
in 43 paesi, ed è stata dichiarata una delle tre aziende nel mondo più impegnate nello sviluppo sostenibile al World Economic Forum di Davos, in
Svizzera.