Non piu’ targhe alterne il giovedi’, ma blocco totale della circolazione per tutta la giornata e per tutti i tipi di veicoli, qualora sabato, domenica e lunedi’ si abbiano tre giorni consecutivi di sforamenti dei valori delle Pm10. E’ questa la nuova politica anti-smog della Regione Emilia Romagna, contenuta nell’Accordo per la qualita’ dell’aria 2005-2006, sottoscritto lo scorso 3 ottobre a Bologna dalle Province, dai Comuni capoluogo e da quelli con piu’ di 50 mila abitanti.


Accanto alle nuove misure sulla circolazione, che scatteranno il prossimo 20 ottobre e rimarranno in vigore fino al 31 marzo 2006, sono previste anche regole piu’ severe per i diesel, i veicoli a benzina e i ciclomotori pre Euro, che non potranno piu’ circolare, anche se provvisti di bollino blu.

Il divieto sara’ in vigore dalle 8.30 alle 19.30 con pausa dalle 12.30 alle 14.30, dal lunedi’ al venerdi’.



Dal 7 gennaio al 31 marzo, periodo considerato dagli esperti piu’ favorevole all’accumulo degli inquinanti, lo stop verra’ ulteriormente esteso alle autovetture diesel e ai veicoli commerciali leggeri diesel Euro 1, dalle 8,30 alle 18,30 senza nessuna pausa intermedia, sempre dal lunedi’ al venerdi’. Il blocco totale della circolazione del giovedi’, previsto dopo tre giorni di sforamento del limite di 50 microgrammi per metro cubo di Pm10, coprira’ la fascia oraria dalle 8.30 alle 18.30.


Tale sforamento sara’ calcolato per ciascun agglomerato dei capoluoghi di provincia della Regione. Sara’ poi l’Arpa (Agenzia regionale prevenzione e ambiente) a darne comunicazione ai Comuni interessati entro le 12.30 del martedi’, per permettere che siano adottati per tempo i provvedimenti contenuti nell’accorso e per informare i cittadini.



C’e’ pero’ chi potra’ circolare tutti i giorni e a qualsiasi ora. I divieti non si applicheranno, infatti, alle auto elettriche e ibride, a quelle alimentate a gas metano e gpl, alle auto euro 4 a benzina, ai diesel dotati di filtro antiparticolato, alle vetture con almeno 3 persone a bordo (car pooling) e alle quelle condivise (car sharing). Saranno esentati anche i veicoli commerciali leggeri e pesanti euro 3 e quelli dotati di specifici filtri antiparticolato annotati sulla carta di circolazione.



Ulteriori giorni di blocco totale della circolazione potranno essere decisi dalla Conferenza metropolitana dei sindaci in particolari situazioni di emergenza, mentre i singoli Comuni decideranno in quali domeniche dell’anno fermare il traffico. Ciascun sindaco potra’ anche decidere di attuare il blocco del giovedi’ in forma predeterminata, con la possibilita’ di revoca, qualora le previsioni delle concentrazioni di Pm 10 siano favorevoli alla dispersione di inquinanti.


A compensare il giro di vite sui veicoli piu’ inquinanti, la Regione si e’ impegnata a stanziare nuove risorse, per un totale di 23 milioni di euro, per interventi strutturali volti a migliorare la qualita’ dell’aria. In particolare, 5 milioni di euro serviranno per completare l’installazione di filtri antiparticolato su 300 mezzi di trasporto pubblico e ad avviarla anche nei veicoli commerciali pesanti.



Altri 5 milioni di euro all’anno per il triennio 2006- 2008 andranno invece a sostenere la concessione di contributi ai privati per la riconversione a gas metano e gpl delle auto pre euro, fino a raggiungere la quota di 30 mila auto a basso impatto ambientale nell’arco del triennio. Ammonta, infine, a 3 milioni di euro la spesa prevista per adeguare la rete di monitoraggio della qualita’ dell’aria alle nuove disposizioni comunitarie.
Dal 2001 al 2006 la Regione ha stanziato risorse per 210 milioni di euro che hanno permesso un investimento complessivo di 582 milioni.




Ogni giorno, in Emilia Romagna, 2 milioni di persone si spostano fuori della propria citta’, oltre l’83% di queste utilizza il mezzo privato, e si calcola che l’indice di mobilita’ crescera’ ogni anno del 2,8%. In un contesto di questo tipo, in cui, peraltro, il tasso di motorizzazione e’ pari a 613 veicoli ogni 1000 abitanti e l’incidentalita’ e’ tra le piu’ alte d’Italia, ”la Regione deve tentare – ha asservato l’assessore regionale alla Mobilita’ Alfredo Peri – con il coinvolgimento di enti pubblici, ma anche dei cittadini, di innescare un circolo virtuoso: piu’ servizi pubblici, meno traffico sulle strade, piu’ sicurezza e piu’ salute”.