Una rosa di poche decine di stranieri clandestini, verosimilmente tra i 20 e i 30, tra cui cercare per dare un volto all’immigrato che l’altra sera ha stuprato una donna di 30 anni in un giardino alla periferia di Bologna, dopo averla adocchiata in autobus e seguita all’uscita dal mezzo pubblico in via Bentini e costretta a seguirlo, con la forza, strattonandola.

Tra l’indifferenza degli automobilisti di passaggio ripresi da una telecamera a circuito chiuso di un benzinaio. E’ questa la rosa in pugno ai carabinieri, dopo che la donna ha visionato le foto segnaletiche.


Uno di loro, un marocchino di 20 anni con precedenti non specifici, ma relativi alla clandestinita’, sarebbe peraltro quello su cui si concentrerebbero i maggiori interessi, dato che abita anche nella zona e avrebbe una forte rassomiglianza con lo stupratore descritto dalla vittima. C’e’ cautela tra gli investigatori, ma anche un certo ottimismo: ”Non brancoliamo nel buio – ha detto uno di loro – qualcosa in mano l’abbiamo”.

Intanto e’ andato a vuoto l’appello lanciato ieri da inquirenti e carabinieri per chiedere che chi ha visto qualcosa, magari sottovalutandola sul momento, di farsi avanti per dare un contributo all’indagine.