Una provincia sempre più popolosa, un po’ più anziana, con un numero crescente di famiglie, ma soprattutto sempre più multietnica. E’ questo lo scenario che scaturisce da una ricerca dell’Osservatorio statistico della Provincia di Modena sull’andamento demografico a Modena fino al 2015.


Applicando le tendenze registrate nel periodo dal 1994 al 2004 è stato individuato uno scenario ‘medio’, ritenuto il più probabile, dal quale emerge che i residenti saliranno dai circa 660 mila del 1 gennaio 2005 a 730 mila nel 2015. Di questi 116 mila saranno stranieri, circa il 16 per cento, mentre al 1 gennaio 2006 (dati provvisori) sono quasi 56 mila pari all’8,4 per cento.
Il rapporto è stato presentato nei giorni scordi nel corso della seduta di insediamento del Forum promosso dalla Provincia di Modena in vista dell’elaborazione del nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale, lo strumento di riferimento dell’azione di governo della Provincia.

“Secondo queste previsioni – afferma Maurizio Maletti, assessore provinciale alla Programmazione – nei prossimi dieci anni ci troveremo di fronte, in modo ancora più accentuato, allo stesso tipo di problemi che abbiamo affrontato nell’ultimo decennio e cioè una maggiore domanda di servizi, di mobilità, di alloggi e di integrazione. Per affrontare questi scenari servono scelte strategiche che sappiano individuare fin da ora il tipo di organizzazione complessiva e la sostenibilità del sistema Modena del futuro”.

In base al rapporto le famiglie aumenteranno da circa 271 mila a 324 mila del 2015 (quasi il 20 per cento in più), un fenomeno che, sottolinea Maletti, “provocherà nuove tensioni abitative a cui occorrerà dare una risposta”. Aumenteranno anche i cittadini con più di 65 anni: dai 135 mila attuali arriveranno a 156 mila (oltre il 21 per cento della popolazione).
Nel dettaglio emerge una crescita maggiore delle aree intorno alla città di Modena, quella di Castelfranco Emilia, Vignola e la prima fascia montana, in linea con le tendenze già evidenziate nel decennio passato.

Con il Ptcp la Provincia intende anticipare, sulla base di questi nuovi scenari, le prime risposte in termini di uso del territorio e di programmazione degli insediamenti abitativi e produttivi con le necessarie protezioni ambientali. Oltre a coordinare i piani di settore dell’ente (commercio, energia, acqua, aria, rifiuti), il Ptcp rappresenta anche un punto di riferimento per tutti i Comuni che dovranno approvare i Piani strutturali comunali (ex Piani regolatori).