E’ cominciato l’atteso e complesso lavoro di recupero di piazza Garibaldi, il centro e il cuore della città. Un progetto impegnativo, a lungo pensato e valutato, per portare alla piazza tutte le modifiche utili sia tecnicamente che esteticamente, perché in futuro quello che da sempre è definito “il salotto buono” della città, sia ancora più bello ma anche funzionale per i suoi frequentatori.

Il progetto esecutivo predisposto per il recupero e la riqualificazione ambientale di piazza Garibaldi, è indirizzato a:
– ristrutturazione ed ammodernamento della rete di infrastrutture tecnologiche aeree (reti elettriche, telecomunicazioni, ecc.);
– ristrutturazione del sistema di irriguo alimentato dal Canale di Modena, costituito dalle canalette di superficie e dalle reti di deflusso sotterranee;
– definizione del sistema di pavimentazione stradale (profili altimetrici, materiali di pavimentazione ecc.);
– studio delle soluzioni decorative da utilizzare per il recupero dello spazio porticato;
– definizione del sistema di illuminazione.

La progettazione del sistema di pavimentazione è concepita come un intervento moderno, che però non entri in contrasto con le caratteristiche monumentali dell’area, prevedendo l’inserimento delle nuove opere da realizzare nel modo più “neutro” possibile.
Piazza Garibaldi verrà riproposta nell’assetto originario a “schiena d’asino”, attraverso l’innalzamento in quota della parte centrale, che fu ribassata con i lavori di pavimentazione realizzati alla fine degli anni ’50 e l’eliminazione dell’anello “salvagente” perimetrale.
L’obiettivo è riportare il più possibile nelle condizioni originarie l’assetto complessivo della piazza; rispondere adeguatamente ai dettami normativi in materia di progettazione degli spazi pedonali pubblici, in modo tale soddisfare le esigenze espresse da tutte le tipologie d’utenti, compresi portatori di handicap.

Sarà importante anche la revisione delle reti tecnologiche sotterranee: per prime quelle necessarie per garantire il corretto deflusso delle acque di superficie.
La progettazione è principalmente rivolta al recupero delle reti attualmente esistenti e funzionanti ed alla realizzazione di nuove canalizzazioni in sostituzione di quelle fatiscenti e non recuperabili.
La ristrutturazione si occuperà espressamente di consentire il passaggio dell’acqua nelle canalette esistenti e conservare, così, la memoria storica della funzione originale svolta da queste strutture che hanno, fin dall’inizio, caratterizzato la piazza.
Inoltre, il progetto prevede il restauro delle canalette a cielo aperto, tramite il consolidamento delle pareti ed il rifacimento del rivestimento originario costituito da ciottoli di fiume.

Come materiali, voce molto importante quando si parla di restauri storici, verranno utilizzati porfido a cubetti in formato cm. 10 x 10 cm, con colorazione prevalentemente grigia per la realizzazione del sistema di pavimentazione della cavea della piazza in sostituzione del sasso di fiume ; lastre di pietra di Bedonia o di Carniglia per le campiture interne e per la formazione delle riquadrature interne allo spazio porticato; granito ceramico colorato in pasta (gres porcellanato) e trafilato a mano in sostituzione del laterizio tradizionale per il porticato.

Il progetto di recupero conservativo di piazza Garibaldi prevede il complessivo ripristino dell’apparato decorativo (intonaci e tinteggiature) del porticato.
Verranno conservate e restaurate le finiture settecentesche, intonaci a base e tinteggiatura naturali, ancora presenti sulle volte, ripristinato l’assetto cromatico originario dello spazio porticato con nuovi intonaci naturali studiati allo scopo di ricucire le fratture venutesi a creare all’interno del quadro decorativo originario, per successive demolizioni o ristrutturazioni.

Anche il progetto per l’illuminazione è imperniato su un approccio di tipo storico, basato sull’analisi della documentazione fotografica d’epoca, che ha permesso di evidenziare le diverse caratteristiche dei sistemi di illuminazione che si sono succeduti nel tempo, sia in rapporto ai caratteri stilistici, sia agli aspetti funzionali.
Nella piazza verranno utilizzati apparecchi su palo di dimensioni contenute con altezze complessive non superiori ai 5 m; nel porticato si installeranno apparecchi a sospensione non invasivi e non incombenti sulle teste dei passanti.