In quella ‘lotteria’ che è diventato il finanziamento del “5 per mille” si iscrive anche l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che attraverso questa iniziativa auspica di raccogliere una congrua somma da destinare, soprattutto, ai giovani ricercatori, per potenziare l’offerta di servizi ed opportunità agli studenti, ma anche per realizzare necessari interventi a salvaguardia del suo patrimonio culturale.

La Finanziaria 2006 ha previsto – infatti – per il contribuente la possibilità di concorrere, attraverso la destinazione del “5 per mille” dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, al finanziamento aggiuntivo a sostegno di “Università e ricerca”.
Per gli Atenei e, in particolare, per l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia il finanziamento del “5 per mille” può diventare una straordinaria opportunità per intervenire, ancora più energicamente, in direzione di settori e di progetti, assolutamente prioritari nella gestione dell’Ateneo, ma che frequentemente si sono scontrati con l’esiguità di risorse a disposizione.

Sono tre i propositi di impiego dichiarati dai vertici accademici circa l’utilizzo del finanziamento che verrà sottoscritto dai contribuenti attraverso il “5 per mille”:
– borse di studio per giovani ricercatori per incoraggiarli nelle loro attività di ricerca;
– diritto allo studio, per sostenere gli studenti più meritevoli e allargare l’offerta di servizi;
– recupero dei Musei e delle collezioni universitarie per consentirne una più ampia fruibilità ai cittadini.

A garanzia della trasparenza e della volontà di onorare questa sorta di “Patto coi contribuenti” verrà istituito un autorevole Comitato di garanti, di cui faranno parte personalità di spicco delle istituzioni e della società civile, oltre al Presidente del Consiglio degli studenti.