Il Consiglio comunale di Modena ha approvato con il voto favorevole dalla maggioranza, il voto contrario dell’opposizione e l’astensione della Lega Nord una variazione di bilancio con cui si introita il contributo di 380mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena a favore del Comune di Modena finalizzato alla realizzazione della mostra “Covili – Gli occhi della vita” e degli appuntamenti previsti ad essa collaterali, il cui svolgimento è previsto presso il Foro Boario nella prossima primavera.

Illustrando la delibera, l’assessore al bilancio Francesco Raphael Frieri si è scusato per “le imprecisioni contenute nella prima versione della delibera, in particolare per il vizio di competenza. Le modalità attuative della mostra saranno contenute in una successiva delibera di Giunta, come previsto dalla legge, a cui saranno allegati il piano finanziario, l’individuazione dei soggetti attuatori e tutte le altre modalità che per competenza sono determinate dall’organo di governo”.

La delibera fa riferimento alla proposta di CoviliArte di promuovere e valorizzare l’opera artistica di Gino Covili, “pittore pavullese scomparso nel maggio 2005. Nel documento si precisa che “tale proposta consiste nella realizzazione della mostra ‘Covili – Gli occhi della vita’, già ospitata a Palazzo Montecitorio l’anno scorso e che, in versione più ampia e completa, troverà una sua ideale collocazione presso il Foro Boario nel periodo compreso tra il 29 aprile e il 2 luglio 2006.

La delibera sottolinea infine che “con l’evento si intende tributare un dovuto riconoscimento culturale ed artistico al pittore pavullese, nonché realizzare un’operazione di marketing territoriale che coinvolgerà in primis la città di Modena e il Frignano” e che “è volontà dell’amministrazione comunale e della famiglia Covili procedere nella definizione del progetto culturale complessivo, che vedrà affiancati alla mostra microeventi collaterali a carattere enogastronomico, educational rivolti alle scuole e attività in collaborazione con le associazioni culturali del territorio”.