Immagini provenienti un po’ da tutto il mondo per dimostrare come la diffusione incontrollata di armi sia una minaccia per la vita e lo sviluppo delle popolazioni. E’ il tema della mostra ‘Control arms‘ che viene inaugurata sabato 22 aprile, alle 12, a Palazzo Santa Margherita a Modena (biblioteca Delfini, in corso Canalgrande 103).

L’iniziativa fa parte della campagna promossa dalle associazioni Amnesty international, Iansa e Oxfam con l’obiettivo di istituire entro il 2006 il Trattato internazionale sul commercio degli armamenti. Alla campagna hanno aderito anche Provincia e Comune di Modena, oltre a diverse associazioni modenesi: da Lilliput a Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie; da Amnesty ad Arci solidarietà; da Casa per la pace a Emergency; fino a Modena per gli altri, Papa Giovanni XXIII, Attac Modena, Oltremare, Legambiente, Modena Terzo mondo, Overseas e Pax Christi.

All’inaugurazione intervengono Fabio Affinito, rappresentante nazionale di Amnesty international, l’assessore provinciale Stefano Vaccari e l’assessore del Comune di Modena Elisa Romagnoli. La mostra è a ingresso libero e si può visitare fino a venerdì 5 maggio al lunedì dalle 14 alle 20, dal martedì al sabato dalle 9 alle 20.

La campagna ‘Control arms‘ consiste in una ‘foto-petizione’ da realizzare in occasione della seconda Conferenza dell’Onu sui traffici illeciti di armi leggere per ottenere, appunto, la definizione di un Trattato internazionale sul commercio degli armamenti. Entro luglio, quindi, con lo slogan ‘Mettici la faccia contro le armi’, ci si propone di raccogliere a livello nazionale oltre un milione di immagini dei volti dei firmatari della richiesta.

E’ possibile aderire visitando la mostra o partecipando all’incontro in programma mercoledì 26 aprile, alle 21, alla Tenda di viale Molza: “Armi fuori controllo: dal produttore al consumato (re)” con interventi del sociologo Marco Deriu (Università di Parma), dello storico militare Paolo Busoni, di Fabio Affinito (Amnesty) e Tonio Dell’Olio (Libera); coordina il giornalista Francesco Galli.

L’Italia, ricordano gli organizzatori, è tra “i protagonisti del commercio di armi a livello mondiale: settimo paese tra gli esportatori di armamenti a uso militare, quarto tra i produttori e secondo nell’esportazione di armi leggere”. Proprio nel nostro Paese, aggiungono, “serve un’effettiva e rigorosa applicazione della legge 185 sull’esportazione di sistemi d’arma a uso militare ed è urgente una legislazione in materia di esportazione delle cosiddette ‘armi leggere’ a ‘uso civile e sportivo’, così come una legislazione specifica per il controllo degli intermediari di armi (broker) attivi sul suolo nazionale”.