«Anche noi vorremmo qualcosa di più dai politici, ma Vittorio Fini dovrebbe passare dalle parole ai fatti e la stessa Confindustria attivarsi in modo più convinto affinché Modena faccia realmente sistema». Il segretario provinciale della Cisl Francesco Falcone commenta così l’intervento di Fini all’assemblea degli industriali modenesi.

Falcone non nasconde un pizzico di delusione per il discorso del riconfermato presidente di Confindustria. «Ci attendevamo una riflessione sul futuro di Modena, riflessione che continua a mancare a tutti i livelli e che non ci mette in condizione di ragionare su quale sviluppo vogliamo alla luce dei mutamenti demografici, sociali e produttivi. Quanto alla proposta di un patto per la città, mi sembra riduttivo – dice Falcone – Noi dobbiamo ragionare su un ambito territoriale più ampio, e infatti a novembre 2005 è stato firmato un patto, che attende solo di essere applicato, con Provincia, Comune di Modena, Comuni capi distretto e associazioni di categoria. In quel documento prende impegni anche la stessa Confindustria; quindi, gli industriali si sforzino di tradurre quel patto territoriale in atti concreti. Infine, non comprendiamo l’insistenza a ragionare solo di efficienza senza uguaglianza. Uno sviluppo autentico passa anche attraverso l’equità sociale, anzi – conclude il segretario della Cisl – più equità produce maggiore efficienza».