Con la riapertura delle scuole si riapre il caso degli sforamenti dei tetti di spesa per i libri fissati dal Ministero dell’Istruzione, che quest’anno sono rimasti invariati (prima media: 280 euro, seconda media: 108 euro, terza media: 124 euro).


Circa il 25% degli istituti scolastici ha sforato per l’anno 2006/2007 i tetti di spesa – afferma il Codacons – con percentuali più elevate nel sud e nel centro Italia. Sforamenti che rappresentano una spesa aggiuntiva per le famiglie, oltre che una violazione delle norme vigenti. Senza contare – prosegue l’associazione – che per le classi superiori non esistono tetti imposti dal dicastero, con la conseguenza che quest’anno la spesa-libri per licei e istituti tecnici salirà mediamente del 5%.

Per questo il Codacons invita i genitori a segnalare all’associazione (attraverso l’indirizzo e-mail o al numero a pagamento 892-007) i casi in cui le scuole abbiano sforato i limiti: “E’ infatti possibile – fa sapere il Presidente Carlo Rienzi – intentare causa dinanzi al Giudice di pace contro le singole scuole, per riavere indietro la maggior spesa per i libri determinata dallo sforamento”.

Ma l’azione del Codacons va oltre. Come noto, infatti, ogni anno gli editori – al fine di aumentare i prezzi di copertina dei testi scolastici – immettono in commercio nuove edizioni dei libri di testo, che differiscono con quelli dell’anno precedente solo per alcune pagine o per poche immagini.
Una prassi che per il Codacons rasenta la truffa, e che può essere denunciata. Per l’associazione l’edizione di un libro deve considerarsi nuova quando, rispetto a quella precedente, cambia almeno il 20% delle pagine e quindi dei contenuti.