A Bologna nel mese di settembre l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha fatto registrare una variazione mensile del -0,3% ed un tasso tendenziale del +2,2%, stabile dal mese di giugno (dati provvisori). Nel mese di agosto la variazione mensile era risultata del +0,3% ed il tasso tendenziale del +2,2% (dati definitivi).

La variazione mensile dei prezzi (che misura gli aumenti rispetto al mese precedente) è pari a: -0,3%. Stabile il tasso tendenziale (che rappresenta l’aumento dei prezzi rispetto al corrispondente mese dello scorso anno): +2,2%. In aumento il tasso medio (che risulta dalla sintesi relativa a 24 mesi e misura quindi l’inflazione più strutturale): +2,2%.

Pressoché stabile l’inflazione del capitolo dell’alimentazione che registra una variazione congiunturale pari al +0,1%. Gli aumenti maggiori hanno interessato il settore delle “Carni” (+1,0%) e della “Frutta” (+0,7%), mentre tra i cali segnaliamo quello dei “Pesci” (-2,1%) e di “Zucchero e confetture” (-1,5%). Il tasso tendenziale sale leggermente e si porta al +2,9%.

Il maggior contributo al contenimento dei prezzi viene dal comparto dei prodotti energetici. Cala il costo del gasolio da riscaldamento, che da
solo determina una riduzione della variazione mensile del settore dell’abitazione del -0,1%; cala il costo della benzina e degli altri carburanti, che assieme alle diminuzioni dei trasporti aerei e marittimi determinano una riduzione dei prezzi del capitolo “Trasporti” pari ad un punto e mezzo percentuale rispetto al mese di agosto.

Calano, per effetto della stagionalità, anche i prezzi di camping ed agriturismi, che determinano una variazione mensile dei servizi ricettivi e
di ristorazione pari al -0,3%.
Aumentano infine i costi delle apparecchiature e del materiale telefonico, che causano per il capitolo delle comunicazioni una variazione mensile del
+0,3%.