Telefonavano alla banca per avere informazioni sulla copertura degli assegni ma invece dell’impiegato rispondevano due truffatori abruzzesi, che erano riusciti a entrate nel sistema telefonico dello stesso istituto di credito, deviando le chiamate sui loro cellulari.

La risposta ricevuta dai finti impiegati era sempre positiva: i titoli ‘nel mirino’ appartenevano infatti ad una partita di 11 mila assegni circolari rubati in
bianco nel 2002, che i due – arrestati dai carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Reggio Emilia – intendevano utilizzare secondo le
indagini per acquistare ingenti partite di merce ai danni di importanti aziende edili del Nord Italia.
I due abruzzesi dovranno rispondere di truffa, falsità materiale in titoli di credito e ricettazione.

La truffa sventata, per un business stimato in oltre 500 mila euro, era ben congegnata tanto che, i responsabili di un’impresa, contattata dai carabinieri perchè evitassero la consegna della merce, si erano rifiutati di sporgere denuncia e bloccare la vendita del materiale, certi che la risposta affermativa sulla copertura dell’assegno fosse provenisse davvero dalla banca emittente.
Gli stessi titolari, però, si sono poi ricreduti contattando gli investigatori, che sono riusciti a bloccare la merce, ancora sistemata nel
deposito dell’azienda incaricata del trasporto, quest’ultima all’oscuro di tutta la vicenda.