Il 2 novembre non è solo il giorno della commemorazione dei defunti, ma una vera e propria festa per fiorai e venditori di materiale cimiteriale. Ogni anno infatti a ridosso del 2 novembre si verificano impennate nei prezzi di crisantemi e fiori in genere, ma gli aumenti toccano anche prodotti cimiteriali come lumini, ceri e lucine a corrente elettrica.

Quest’anno si stima che il rincaro dei prezzi dei crisantemi venduti davanti ai cimiteri toccherà punte del 500% – afferma il Codacons – mentre gli aumenti per gli altri fiori saranno compresi tra il 150% e il 200%. Rincari dei prezzi mediamente del 50-100% invece per i fiorai che non operano nelle immediate adiacenze di un cimitero.

Ma la spesa non riguarda solo i fiori. A ridosso del 2 novembre infatti si impenna anche il prezzo di alcuni prodotti cimiteriali come lumini, ceri e lucine a corrente elettrica. Per una spesa – sostiene il Codacons – che quest’anno sarà compresa tra 35 e 40 euro a famiglia, con punte di 50 euro al Sud Italia, dove la ricorrenza è notoriamente più sentita.