La variazione mensile dei prezzi (che misura gli aumenti rispetto al mese precedente) è pari a: 0%.
Scende il tasso tendenziale (che rappresenta l’aumento dei prezzi rispetto al corrispondente mese dello scorso anno): +2,0%. Scende anche il tasso medio (che risulta dalla sintesi relativa a 24
mesi e misura quindi l’inflazione più strutturale): +2,1%.

In leggero aumento l’inflazione del capitolo dell’alimentazione, che registra una variazione congiunturale pari al +0,2%. I rincari maggiori hanno interessato il settore degli “Ortaggi” (+1,2%), della “Frutta” (+1,0%) e degli “Olii e grassi” (+0,6%). Il tasso tendenziale rimane stabile al +2,9%.

Anche per questo mese il maggior contributo al contenimento dei prezzi viene dal comparto dei prodotti energetici. Cala il costo del gasolio da
riscaldamento, quello della benzina e degli altri carburanti, che assieme alle diminuzioni dei trasporti aerei e marittimi determinano una riduzione dei prezzi del capitolo “Trasporti”, rispetto al mese di settembre, pari ad oltre un punto e mezzo percentuale.
Per contro aumentano le tariffe dell’energia elettrica e del gas, che risentono ancora degli aumenti del petrolio registrati nei mesi scorsi.

In forte calo la voce medicinali, che porta la variazione mensile del capitolo del servizi sanitari a -0,9%.
Calano, per effetto della stagionalità, anche i prezzi di camping ed agriturismi, che determinano una variazione mensile dei servizi ricettivi e di ristorazione pari al -0,1%.

Tra gli aumenti maggiori segnaliamo quelli che hanno interessato il comparto dell’abbigliamento e dell’istruzione (+1,5% la variazione mensile di entrambi i capitoli) e della ricreazione, spettacoli e cultura (+0,5%).